I Rangers di Glasgow, il glorioso club scozzese relegato in terza divisione a causa della bancarotta avvenuta nel 2012, è tornato in utile nell’anno fiscale che è terminato al 30 giugno 2013. Il club di Ibrox Park ha infatti registrato una perdita operativa di oltre 14 milioni di sterline a causa di spese operative di circa 33,7 milioni di sterline non compensate sufficientemente dai ricavi, 19,1 milioni di sterline. Tuttavia i proventi finanziari legati a cessioni di attività non core e soprattutto al quotazione alla borsa di Londra (sul listinoAim) hanno consentito ai Blues di chiudere la stagione con un utile di 1,2 milioni di sterline.
L’amministratore delegato del club Craig Mather ha spiegato che le perdite operative, erano previste nel piano quinquennale che dovrebbe riportare i Rangers ai vertici del calcio nazionale. “Nel piano avevamo previsto le difficoltà finanziarie che il club avrebbe incontrato giocando nelle serie minori”, ha spiegato Mather. “L’impatto commerciale di essere in terza divisione è stato devastante visto che gli abbonamenti e le attività dello stadio si sono ridotte di un terzo. Inoltre c’è stata una netta riduzione degli incassi da sponsor”.
Bisogna ricordare che i Rangers, con i suoi 115 titoli totali all’attivo tra titoli e coppe nazionali e trofei internazionali, è la squadra professionistica più titolata del mondo. Storica è la rivalità cittadina con il Celtic, con cui da vita al derby di Glasgow soprannominato Old Firm Match. Le due tifoserie sono divise da questioni religiose oltreché politiche: i Blues sono rappresentanti dell’identità protestante, fedele alla corona inglese e al mantenimento del Regno Unito, mentre i biancoverdi del Celtic sono l’emblema della comunità cattolica della città rafforzata nei decenni del secolo scorso da una forte immigrazione irlandese.
I Rangers hanno militato nel campionato di prima divisione scozzese, la Scottish Premier League, fino al suo fallimento nel 2012. Entrata in liquidazione il 14 giugno, la società ha venduto tutti i suoi cespiti a una nuova società, la The Rangers Football Club Limited di Charles Green, per la somma di 5 milioni e mezzo di sterline, configurando così la cessione del ramo d’azienda e preservando la storia e l’identità del club cui è stata confermata l’affiliazione alla Scottich Football Association seppur a condizione di un anno di squalifica dal calciomercato. La squadra originaria è entrata in liquidazione il 31 ottobre 2012.
Nel dicembre 2012 la nuova società è stata quotata sull’Aim di Londra, il listino che ospita società più picciole ma con ottime potenzialità di crescita, raccogliendo 22 milioni di sterline