GALATASARAYNon tira una buona aria attorno al Galatasaray e non solo dal punto di vista sportivo. Dopo i sei gol rimediati in casa nella prima gara di Champions League contro il Real Madrid, l’esonero del tecnico Fatih Terim e l’arrivo sulla panchina di Roberto Mancini, proprio alla vigilia della sfida di Torino con la Juventus, la società turca è pure finita nel mirino delle autorità della Borsa di Istanbul per lo squilibrio patrimoniale venutosi a creare dopo l’approvazione del bilancio al 31 maggio 2013, chiuso con una perdita di 40,9 milioni di euro.

La notizia, anticipata in Italia dal blogger e analista finanziario Luca Marotta (http://luckmar.blogspot.it/), trova conferma nei documenti ufficiali depositati presso la borsa turca (vi si può accedere attraverso il sito http://www.kap.gov.tr/en/home.aspx). Il Galatasaray, pur essendo controllato da un’associazione sportiva (la Galatasaray Spor Kulübü Derneği) è infatti una società quotata su un mercato regolamento ed è dunque soggetto alla vigilanza della borsa turca. L’associazione detiene circa il 55% del capitale, il restante 45% è invece flottante.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire dai documenti, depositati lo scorso 26 settembre, ma disponibili solo in turco (non sembra esserci una versione inglese), il consiglio di amministrazione della Borsa di Istambul, ha chiesto alla società, che dopo l’approvazione dell’ultimo bilancio si è trovata con un patrimonio netto negativo per 28,9 milioni di euro, di procedere senza indugi ad un aumento di capitale che riporti il club in una situazione di continuità aziendale.

La preoccupazione delle autorità di vigilanza è legata in particolar modo alla situazione di forte squilibrio tra attività e passività a breve termine, il cui saldo al 31 maggio scorso era negativo per 117,87 milioni di euro, e al fatto che i debiti a breve termine (compresi quelli con fornitori e personale dipendente), pari a 159,4 milioni di euro, fossero superiori ai ricavi, pari a 132 milioni di euro.

Questa situazione sembra comunque destinata ad essere sanata nel corso dei prossimi mesi. Nella relazione della società di revisione al bilancio al 31 maggio del club viene infatti specificato che l’associazione Galatasaray Spor Kulübü Derneği, in qualità di principale azionista, si è impegnata a supportare finanziariamente il club. Non è tuttavia chiaro se l’azionista interverrà sottoscrivendo un aumento di capitale tradizionale, versando dunque nuove risorse nel club, o si limiterà a convertire, come fatto in passato, parte dei crediti vantati nei confronti della società quotata, derivanti, tra gli altri, da un’operazione sullo stadio Türk Telekom Arena.

In questo caso il club turco, pur mettendosi in regola con la normativa locale, potrebbe rischiare di non rispettare appieno i dettami del regolamento Uefa sul fair play finanziario. Il Galatasaray ha infatti chiuso gli ultimi due esercizi, quelli presi in considerazione dalla Uefa nella prima fase di applicazione del regolamento, con una perdita cumulata di 45 milioni di euro. Dunque nel limite fissato dalle autorità calcistiche europee.

Il rosso aggregato valevole ai fini dei requisiti Uefa potrebbe inoltre essere leggermente più basso, considerato che nel computo del risultato netto ai fini del fair play finanziari vanno dedotte le spese per investimenti in infrastrutture e nel settore giovanile. Il tema riguarda però il modo con cui sarà ripianata la perdita del Galatasaray. Il regolamento prevede infatti che il deficit di bilancio possa essere coperto soltanto con aumenti di capitale da parte degli azionisti che prevedano versamenti di denaro, mentre non faranno testo eventuali conversioni di crediti vantati dai soci.

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