
L’ex direttore generale della Roma, Franco Baldini, dimessosi dalla carica lo scorso giugno e oggi in forze al Tottenham nel ruolo di direttore tecnico, ha percepito dalla società giallorossa un compenso relativo alla scorsa stagione di 1,074 milioni di euro. E’ quanto emerge dalla Relazione sulla remunerazione della società capitolina.
Baldini che, dopo l’esperienza come general manager della nazionale inglese accanto a Fabio Capello, era tornato alla Roma nel giugno 2011 per gestire il rilancio della società acquistata dalla cordata americana guidata da James Pallotta, avrebbe potuto percepire anche di più, ma i deludenti risultati ottenuti dalla squadra nella scorsa stagione non hanno permesso di centrare gli obiettivi sportivi che avrebbero fatto scattare la parte variabile della retribuzione.
In caso di qualificazione ai gironi di Champions League, vittoria del Campionato, della Coppa Italia (la Roma ha perso in finale con la Lazio) o dell’Europa League, la società aveva messo a disposizione dell’ex direttore generale un bonus massimo da 2,417 milioni, che tuttavia non è stato corrisposto nemmeno in parte.
La risoluzione consensuale del rapporto tra Baldini e la Roma, ufficializzata lo scorso 6 giugno, non sembra essere stata accompagnata dal pagamento di una buonuscita all’ex dirigente. Nella Relazione sulla remunerazione, che la società giallorossa deve rendere pubblico in quanto quotata a Piazza Affari, non viene fatta menzione di ulteriori emolumenti.
Per quanto riguarda, invece, il direttore sportivo Walter Sabbatini, la retribuzione fissa lorda per la scorsa stagione è stata pari a 1,074 milioni. In linea dunque con quella dell’ex dg Baldini.
L’amministratore delegato e chief executive officer (ceo) Italo Zanzi, entrato in carica il 28 febbraio 2013, ha percepito per la stagione terminata al 30 giugno un emolumento per la carica di 562 mila euro, mentre la retribuzione di Claudio Fenucci, che riveste il ruolo di amministratore delegato e chief operating officer (coo) è stata di 681 mila euro.