ligue-1Cresce la tensione tra il mondo del calcio francese e il governo di Parigi per la tassa al 75% sugli alti redditi, fortemente voluta dal presidente Francois Hollande. Riunitasi ieri in comitato esecutivo, l’Unione dei club professionistici (UCPF) ha deciso all’unanimità di manifestare la sua ferma opposizione a questo nuovo provvedimento fiscale, che dovrebbe entrare in vigore per due anni, nel 2014 e nel 2015, e che verrà discusso a breve dall’Assemblea Nazionale. Secondo i media francesi, questa opposizione potrebbe spingersi fino allo sciopero, con il boicottaggio della undicesima giornata di Ligue 1 e della dodicesima giornata di Ligue 2, nel fine settimana del 26 ottobre.

Secondo le stime elaborate dalla Ligue de football professionnel (LFP), la lega calcio transalpina, se la proposta di Hollande sarà approvata dall’Assemblea Nazionale, saranno 14 i club del massimo campionato francese ad essere colpiti dalla nuova imposta, seppur con gradazioni differenti. La simulazione della LFP indica infatti in circa 44 milioni di euro l’anno l’ammontare complessivo che i club dovranno versare allo Stato per via della nuova tassa. Di questi circa 20 milioni arriveranno dalle casse del Paris Saint-Germain, mentre i club più piccoli, come ad esempio il Guingamp e l’Ajaccio, saranno chiamati a versare poco più di 50mila euro.

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