Quando aveva solo due anni, il nonno ha avuto una visione: “Mio nipote giocherà in nazionale”. Invece di accendere un cero in chiesa o piantare un albero che seguisse la crescita del pargolo, da buon figlio del Regno Unito il signor Wilson è andato a scommettere. Ha puntato 50 pounds con un premio di 2.500 volte la posta. Era il gennaio del 2000 e quasi quattordici anni dopo i fatti gli hanno dato ragione.
Harry Wilson, che di anni oggi ne ha solo 16, ha debuttato nella gara di qualificazioni ai mondiali del Brasile con la maglia del Galles, opposto per l’occasione al Belgio. Il match è finito 1 a 1, con i gallesi che hanno festeggiato il gol allo scadere di Aaron Ramsey. Ma la svolta per la famiglia Wilson è arrivata un minuto prima del gol, precisamente all’87’: Harry è entrato al posto di Hal Robson-Kanu, per altro scippando il record a Gareth Bale di più giovane giocatore a debuttare in un match internazionale.
Ma rappresentando ufficialmente il suo Paese, il baby del Liverpool ha anche fatto scattare la scommessa del nonno, che ha così maturato il diritto su 125mila sterline, 200mila dollari o 150mila euro all’incirca. “Raccogliamo migliaia di scommesse come questa”, ha spiegato il portavoce di William Hill, Graham Sharpe. Il colosso del betting ha già pagato 10mila sterline in passato: era il 2006 e remunerò il padre di Chris Kirkland quando il giovane portiere indossò la maglia dell’Inghilterra.