Che la Serie A stia segnando il passo rispetto alle altre principali leghe europee non è certo una novità. Non è un caso che il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, stia da tempo premendo per una riforma complessiva di quello che una volta era il campionato più bello del Mondo. Per chi ancora non fosse convinto del gap che separa la Serie A dagli altri principali campionati europei, può andarsi a leggere l’ultimo studio pubblicato dall’European Professional Football League (Epfl), l’associazione che riunisce le leghe nazionali, relativo al riempimento degli stadi.
Ebbene, anche per la stagione 2012-2013, la Serie A si è confermata fanalino di coda nel confronto con Premier League, Bundesliga e Liga, e non esce bene, nemmeno se nel paragone si inserisce la francese Ligue 1.
Secondo i dati contenuti nello studio della Epfl, la scorsa stagione il campionato italiano ha registrato una media di spettatori a partita pari a 23.603 unità. Peggio della Serie A ha fatto solo la Ligue 1 con una media di 19.261 spettatori per partita. Al primo posto si conferma invece la Bundesliga con una media di 41,914 spettatori per gara, davanti alla Premier League (35.903) e alla Liga spagnola (25.464).
Il quadro a tinte fosche per la Serie A non cambia nemmeno se, invece degli spettatori medi, si prende come parametro il tasso di riempimento degli impianti. Sotto questo profilo a primeggiare sono gli stadi della Premier League, che la scorsa stagione hanno registrato un tasso di riempimento del 95,3%, davanti a quelli della Bundesliga (91,4%). La francese Ligue 1 figura al terzo posto con il 70,7%, davanti alla Liga spagnola (64,1&) e alla Serie A (58,7%).