Il presidente della Juventus Andrea Agnelli e suo cugino di secondo grado John Elkann, presidente di Exor e di Fiat, hanno rafforzato, seppur in via mediata, il loro controllo sul club bianconero.
Il perché lo si deduce dalla catena di controllo della Juventus. Il club ha come maggiore azionista con circa il 64% Exor, la holding di casa Agnelli che è anche il maggior socio di Fiat e Cnh Industrial. Exor a sua volta è controllata per il 51,4% dalla Giovanni Agnelli Sapaz, la società in accomandita in cui sono riuniti tutti i rami della famiglia Agnelli.
Ebbene, secondo quanto ha riportato questa mattina il Sole 24 Ore, i pesi nell’azionariato della Giovanni Agnelli Sapaz sono cambiati in seguito alla conversione di un prestito obbligazionario da 200 milioni. L’operazione ha visto infatti rafforzarsi nella struttura azionaria sia il ramo discendente dall’Avvocato Gianni Agnelli, ovvero John Elkann e i fratelli, che tramite la loro società Dicembre sono saliti dal 31,8% del 2005 al 36,7% attuale nella Giovanni Agnelli Sapaz; sia il ramo Umberto Agnelli, di cui il presidente della Juventus è l’alfiere, che è salito dal 9,9% a circa l’11,5%. Tra i due rami si posiziona quella legato a Maria Sole Agnelli (la sorella dell’Avvocato) con il 12,8%.
Come si evince, quindi, sebbene Andrea Agnelli abbia le deleghe operative sul club, la Juventus resta comunque un asset controllato da una società saldamente in mano al cugino di secondo grado John Elkann, che oltre a essere presidente di Fiat e anche il numero uno della Giovanni Agnelli Sapaz e della holding Exor