Jose Maria del Nido, presidente del Siviglia, è stato condannato a sette anni di carcere per appropriazione indebita e corruzione. La Corte Suprema di Madrid ha ridotto la pena originale di sette anni e mezzo, imposta da un tribunale regionale della città andalusa di Malaga nel 2011, di soli sei mesi. Del Nido ha sempre desistito a tutte le richieste di dimettersi dal suo ruolo di prestigio nel club, che gli ha permesso di guidare la squadra durante uno dei periodi di maggior successo della sua, grazie alle vittorie di due Coppe del Rey, una Europa League e una Supercoppa Europea.
Il presidente è colpevole di aver espropriato denaro dalle casse della città e i pubblici ministeri avevano chiesto una condanna a 30 anni, ridotta poi a 7 dopo l’assoluzione per frode; ora non gli verrà consentito di impugnare la sentenza, ma potrà chiedere solo una grazia al governo.
Del Nido si è dimostrato una figura molto controversa nel calcio spagnolo ed è stato uno dei critici più accesi della dominanza finanziaria di Barcellona e Real Madrid nella Liga; nel 2011, prima di essere riconosciuto colpevole dal tribunale Malaga, l’ormai ex quasi certo presidente del Siviglia in passato fronteggiò una campagna per convincere Barcellona e Real Madrid a condividere i loro ricavi provenienti dai diritti multimediali con gli altri club della Liga.