La Bundesliga e, di conseguenza, il calcio tedesco stanno subendo una vera e propria metamorfosi.
15 anni fa il campionato teutonico ha sofferto della stessa mallattia che oggi ha contagiato i campionati italiani e spagnoli: campi vuoti, squadre indebitate, fallimenti colossali (non tutti) nelle competizioni europee, ecc.
La Germania è sempre stato un paese che è riuscito a correggere i propri problemi, capace di ristrutturare e rigenerare, sia politicamente che economicamente. Questo vale anche per lo sport. I problemi di qualsiasi entità aziendale quali piani non sono eseguiti come previsto, mancanza di organizzazione, bassa redditività delle risorse o piani non corretti o che avevano puntato su obiettivi che non possono essere ottenuti hanno visto la Germania cercare di risolvere i problemi utilizzando le informazioni ottenute con il massimo controllo ed affrontandoli con un approccio diverso. Così nei primi anni di questo secolo il campionato tedesco, la sua nazionale ed in particolare i suoi leader hanno ritessuto un vestito nuovo al calcio teutonico. Si parla molto della cura del “prodotto” senza modificarne l’identità. In Germania gli sceicchi arabi non possono acquistare in toto un club andando così a creare squilibri strutturali; il 51 % di un club deve essere di proprietà tedesca e pertanto la Germania è ben lungi dall’inflazione, esorbitante, viste nelle cessioni fatte nella Premier League (Inghilterra), nella Liga BBVA (Spagna) e nella Ligue 1 (Francia).
In breve la Germania ha avuto la modestia di riconoscere che qualcosa non andava e come dovrebbe fare un paese che si basa su una buona progettazione e che deve funzionare perfettamente ha cominciato a capire che il mondo economico è conosciuto anche come “benchmarking”. Secondo David Kearns, Direttore Generale di Xerox Corporation, il benchmarking è un sistematico e continuo flusso per la valutazione dei prodotti, dei servizi e dei processi di lavoro degli organismi riconosciuti.
Dal portale www.e-conomic.es si può vedere come vengono raggiunti gli obiettivi dalla valutazione comparativa:
- Standard: Il valore creato su un prodotto dato il suo prezzo e il costo della sua produzione e vendita;
- Produttività: le imprese consumano ciò che producono, mettendole a confronto si può ottenere un importo utile a confrontare l’efficienza dei processi.
Secondo Rodrigo Marciel, ex conduttore di MarcaTV, e José David López, ESPN, tutto cominciò con Jürgen Klinsmann, ovvero quando il trend cambia senza cambiare l’identità. Da un lato ha dato modo alle nuove generazioni di giocatori che dovevano fare un passo avanti di lasciare da parte l’ego da stelle; d’altra parte non era necessario dare ad alcuni grandi acquisti alti cachè, ma si sarebbe dovuto investire alla base (maggiore qualità). Ma non bisogna solo guardare ai giocatori, ma è anche necessario parlare degli spettatori. Come possono godere dei cambiamenti anche loro? Con una formula molto semplice. Per esempio andando allo stadio con prezzi decenti e orari coerenti. Se la gente va al cinema o al teatro per un prezzo ragionevole perché pagare prezzi esorbitanti per guardare il calcio. Questo è il motivo per cui la Bundesliga sta seguendo la NFL, il campionato più frequentato da spettatori regolari in gare di campionato (aumento della produttività).
Per riassumere la chiave del successo è quello di migliorare i cinque punti che sono molto importanti in questo business chiamato calcio:
- I tifosi come un pilastro del business
- L’impegno di un buon calcio
- Forte investimento nelle serie minori
- Pulizia economica dei club
- La distribuzione dei diritti televisivi