Dopo lo spettacolare pareggio per 3-3 in campionato con l’Udinese, che ha fatto scivolare il Napoli a 8 punti dalla capolista Juventus, e alla vigilia della gara di mercoledì al San Paolo contro l’Arsenal, che il Napoli, per strappare la qualificazione agli ottavi di Champions League, deve vincere con almeno tre gol di scarto, sperando che il Borussia Dortmund non faccia risultato contro l’Olympique Marsiglia, una nota positiva per il popolo azzurro arriva dal fronte finanziario.
Secondo quanto risulta a Calcioefinanza.it, il club presieduto da Aurelio de Laurentiis ha infatti chiuso il bilancio al 30 giugno 2013, quello relativo alla scorsa stagione, terminata al secondo posto in campionato dietro alla Juve, con un utile netto di poco superiore agli 8 milioni. I numeri a disposizione non sono ancora completi, ma dal verbale dell’assemblea ordinaria dell’SSC Napoli emerge che il club controllato da de Laurentiis attraverso la società di produzione cinematografica FilmAuro ha realizzato profitti al netto delle imposte per 8,073 milioni.
Si tratta di un utile più contenuto rispetto a quello della stagione 2011/2012, chiusa con profitti netti per 14,7 milioni, ma va detto che lo scorso anno il Napoli, non partecipando alla Champions League, non ha potuto beneficiare degli stessi introiti televisivi della stagione precedente. Ciononostante, pur a fronte di minori ricavi, grazie all’oculata gestione del presidente de Laurentiis e alla plusvalenza messa a segno con la cessione di Ezequiel Lavezzi al Paris Saint-Germain, il Napoli è riuscito a chiudere in utile per il settimo anno consecutivo.
Dal punto di vista finanziario, dunque, la società partenopea si conferma al top in Italia, riuscendo a coniugare risultati sportivi (la Coppa Italia 2011/2012, il secondo posto nello scorso Campionato) e risultati economici e facendo meglio dei grandi club del Nord. Juventus e Milan, ad esempio, pur avendo ricavi di gran lunga superiori a quelli del Napoli, e nonostante gli sforzi fin qui compiuti per raggiungere l’equilibrio finanziario, hanno chiuso gli ultimi due bilanci in rosso. Lo stesso dicasi per la Roma e l’Inter.
Da quando de Laurentiis ha rilevato la società dal fallimento il club, che nel frattempo ha riconquistato sul campo il posto che le spetta sia in Italia sia in Europa, non ha mai chiuso un bilancio in perdita e l’azionista di riferimento non è mai stato costretto a intervenire per coprire l’eventuale rosso. In altre parole il club, che ha destinato l’intero utile 2012/2013 a riserva, è riuscito ad autofinanziarsi con la gestione ordinaria e il ricorso al player trading, tanto che anche i conti per la stagione in corso (anche se è ancora presto per dirlo) dovrebbero chiudere in attivo, grazie alla plusvalenza sulla cessione di Edinson Cavani al PSG.