Nel giorno della visita di Silvio Berlusconi a Milanello, Fininvest, la holding controllata dalla famiglia dell’ex premier a cui fa capo il 99,9% del Milan ha collocato sul mercato il 5,6% di Mediolanum incassando 265 milioni. Risorse che, stando alla nota diramata dalla società presieduta da Marina Berlusconi, serviranno a “rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria” della stessa Fininvest.
Con questa operazione, la holding, cui oltre al Milan, fa capo anche il controllo di Mediaset e Mondadori e, dopo il collocamento odierno, il 30% del gruppo finanziario fondato da Ennio Doris, recupera un importante cuscinetto di liquidità che gli permetterà di far fronte agli impegni dei prossimi mesi. L’obiettivo primario dovrebbe essere quello di tornare a pagare il dividendo agli azionisti, che quest’anno sono rimasti a bocca asciutta alla luce del rosso con cui Fininvest ha chiuso il 2012. Parte delle risorse serviranno anche a riequilibrare la struttura patrimoniale della holding, colpita dalla sentenza con cui la Cassazione ha confermato il pagamento di 494 milioni alla Cir di Carlo De Benedetti per la vicenda del Lodo Mondadori.
La mossa, almeno sulla carta, fornisce anche le risorse alla Fininvest per fare fronte agli eventuali impegni che potrebbero presentarsi di qui ai prossimi mesi sul fronte calcistico. Se, come è possibile, nei prossimi mesi Adriano Galliani (che al momento condivide il timone del Milan con Barbara Berlusconi) lasciasse la poltrona di amministratore delegato del Milan, la holding potrebbe essere chiamata a farsi carico di gran parte della buonuscita dovuta al manager.
Si tratta di cifre importanti. Nelle settimane scorse, quando Galliani aveva annunciato le dimissioni, facendo poi marcia indietro dopo l’intervento diretto di Berlusconi, si era parlato di una cifra compresa tra 30 e 50 milioni, cui la Fininvest avrebbe fatto fronte girando al manager in uscita anche asset e partecipazioni finanziarie.