La rivoluzione in casa Milan avviata da Barbara Berlusconi si estende alle società controllate dal club rossonero; e per Adriano Galliani, che fino a poco tempo fa veniva definito “plenipotenziario” di via Turati, arriva un ridimensionamento della libertà di manovra.

Le novità emergono dai documenti delle controllate Milan Real Estate e Milan Entertainment, e ne dà notizia l’agenzia di stampa economico-finanziaria Radiocor. La rampolla di Arcore è infatti diventata amministratore delegato delle due società, che hanno vissuto un repulisti del management per far spazio ad amministratori vicini alla Berlusconi. Gli avvicendamenti sono passati al vaglio del cda rossonero del 19 dicembre, quando è stata ufficializzata la convivenza di Barbara e Galliani nel ruolo sdoppiato di ad: alla prima le competenze su marketing e finanza, al secondo l’area sportiva e la gestione dei diritti televisivi.

Ma a quest’ultimo, emerge dai documenti visionati da Radiocor, sono stati per certi versi ridotti i campi d’azione. Infatti, i suoi poteri sono passati dalla “ordinaria e straordinaria amministrazione” – fatto salvo l’obbligo di confrontarsi con il cda per gli atti straordinari – alla semplice “ordinaria amministrazione”. Per di più, ci sono tetti a 25 milioni per una singola operazione di calciomercato e di 10 milioni sull’ingaggio.

Nelle competenze di Barbara Berlusconi c’è invece il marchio Milan, valutato oltre 100 milioni. Le due società delle quali ha assunto la carica di ad gestiscono gli immobili del club (20 milioni di patrimonio a bilancio) e le attività di marketing (da 50 milioni). La figlia del Cavaliere è ora ad e vicepresidente di Milan Real Estate, dove Galliani è rimasto presidente. In Entertainment, dal cui cda si è dimesso Ariedo Braida, Galliani è passato da presidente a vice, mentre Barbara è stata nominata presidente e ad.

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