“Manenti? Non lo conosco”. Finirà così probabilmente la trattativa infinita tra Gino Corioni, patron del Brescia Calcio, e Giampietro Manenti, amministratore delegato di Mapi Group. Il presidente delle Rondinelle non sente l’ad della società con sede a Nova Gorica da circa 1 mese, ovvero da quando sarebbe dovuto arrivare il tanto atteso bonifico capace di poter finalmente sbloccare la difficile cessione del club. Quel bonifico non è mai arrivato ed ormai sembra proprio che la trattativa sia arrivata ad un punto di stallo, se non alla definitiva rottura.
Corioni, il presidente vuole vendere a tutti i costiIl patron vuole cedere
Corioni è ancora pronto a vendere il Brescia e terrà duro fino a giugno, giusto il tempo di vedere i suoi raggiungere il traguardo della A. E sì perchè lo storico patron sogna ancora in grande anche dopo 24 lunghi anni di militanza alle redini del club biancoazzurro. Il degno coronamento della lunga avventura con il Brescia sarebbe proprio quello di lasciare i suoi ragazzi nelle mani di un nuovo presidente con le porte della serie maggiore ben spalancate. Corioni ritornando a parlare della questione cessione ha anche parlato di contatti con la Deutsche Bank da parte di Mapi Group, un chiaro segnale che Manenti sta cercando soluzioni negli istituti di credito per poter rilevare il club lombardo. “Il Brescia cerca investitori con soldi veri e per ora Manenti non ha fatto vedere traccia. Chi vuole il Brescia deve mettere i soldi, se Manenti li tirerà fuori la società sarà sua”, ha tuonato il presidente delle Rondinelle, ma dell’imprenditore milanese nessuna traccia, il suo nuovo profilo Twitter fa notare che l’ultimo cinguettio risale al 2 febbraio e la faccia dell’ad di Mapi Group si è rivista in occasione solo della sua deposizione come persona informata dei fatti relativamente a delle minacce personali subite da parte di alcuni tifosi, forse non troppo felici che la trattativa tra lui e Corioni sia andata per le lunghe.