Tutti vogliono Diego Da Silva Costa, noto semplicemente, come Diego Costa. L’attaccante brasiliano dell’Atletico Madrid sarà sorvegliato speciale al Meazza durante l’andata degli ottavi di finale di Champions League e oltre a quelli dei difensori e del pubblico rossonero i i riflettori che verrano puntati sul bomber dei Colchoneros verranno accesi d’Oltremanica. Costa rientrerebbe nei piani di mercato di due club londinesi, Arsenal e Chelsea, pronti a dargli la caccia già dalla prossima estate. La clausola rescissoria parla di 40 milioni di euro che alla luce degli ultimi bilanci societari delle due squadre britanniche non dovrebbero destare preoccupazioni alle casse di Mourinho e Wenger.
Arsenal
Nel 2013 l’Arsenal ha brindato con Emirates chiudendo il 2013 con un fatturato di 287 milioni e 7 milioni di profitti, frutto in gran parte dello sviluppo commerciale; da tenere, però, sempre d’occhio sono i minori profitti che l’anno scorso sono dipesi soprattutto dalla diminuzione delle plusvalenze derivanti dal calciomercato (55,5 milioni di euro contro i 77,4 della stagione precedente). L’amministratore delegato, Ivan Gazdis, ha detto che in futuro il forte incremento dei ricavi derivanti dai diritti radiotelevisivi, una crescita vicina al 50%, e la nuova sponsorizzazione con la compagnia aerea Emirates, circa 180 milioni di euro fino al 2019, dovrebbe mantenere i Gunners tra le squadre più forti sia economicamente che calcisticamente. Buone notizie per Diego Costa, i costi dei salari sono infatti cresciuti del 7,7% passando dai 170 milioni di euro del 2012 a 182,6 milioni con gli ingaggi che rappresentato il 63,6 % dei ricavi di calcio (nel 2012 il rapporto era al 60,9 %). Anche se questo rapporto è aumentato negli ultimi anni la spesa salariale è comunque in linea con i parametri del fair play finanziario.

Il Chelsea
I “cugini” londinesi del Chelsea hanno avuto un fatturato a 309 milioni che non hanno evitato un rosso di 60 milioni. I grandi colpi di mercato, come può essere quello di Diego Costa, possono essere dati anche dai nuovi accordi stipulati con Audi, Delta e Azimut Hotel, e dal rinnovo del contratto di sponsorizzazione tecnica con Adidas fino al 2023, che assicurerà entrate supplementari. I ricavi commerciali d’altronde sono già aumentati nel 2013 del 19% rispetto all’anno precedente passando da 81 milioni di euro a 96 milioni.Il chairman del Chelsea Bruce Buck, in ogni caso, ha ribadito che l’obiettivo di lungo termine della proprietà è la sostenibilità finanziaria e il rispetto delle norme sul fair play finanziario imposte della Uefa e dalla Premier League. Ci sarà spazio per il bomber dell’Atletico Madrid?

Il parere degli esperti di calciomercato
Calcio&Finanza ha chiesto a Luca Compiani, agente Fifa, se il valore attuale del campione brasiliano corrisponde ai 40 milioni della clausola rescissoria. “Spesso il valore delle clausole di rescissione non sempre rispecchia il reale valore del giocatore ma serve per tenere lontani altri club. E’ innegabile che si tratta di un ragazzo che sta facendo veramente molto bene. La valutazione è certamente alta, forse non 40 ma 25/30 direi proprio di sì“, ha commentato Compiani. Con il Mondiale brasiliano alle porte il valore di Costa potrebbe salire esponenzialmente e qualora la competizione portasse anche delle soddisfazioni a livello di risultati ne gioverebbe anche il giocatore. “Se facesse molto bene il prezzo potrebbe salire fino ad avvicinarsi alla clausola stabilita dal suo contratto”, ha aggiunto l’agente Fifa.
Sia Compiani che Francesco Nacchia, procuratore di calciatori, concordano sul fatto che le sirene inglesi sono quelle che risuonano in modo maggiore in casa Atletico, dato che la Premier sembrerebbe l’unica in grado di sborsare una tale cifra. “Direi più Chelsea che Arsenal allo tasto attuale del mercato”, ha previsto Nacchia. Per Luca Compiani ci potrebbe essere la “sorpresa” francese, mai da sottovalutare; “Beh con Falcao rotto il Monaco potrebbe farci più che un pensierino. Se il recupero non convincesse la diringenza ci potrebbe provare. Mentre il PSG mi sembra che sia più che a posto li davanti”, ha concluso Compiani.