Domenico Berardi
Domenico Berardi

Il 12 gennaio scorso, quando Domenico Berardi ha segnato quattro gol al Milan licenziando di fatto Allegri, ha dato una grande gioia al suo Sassuolo, un grande dispiacere alla squadra rossonera e un impulso non da poco al suo valore economico. E’ stato senza dubbio l’apice di una stagione molto positiva per il talentuoso attaccante, che finora ha realizzato dodici reti in campionato. In pochi hanno fatto meglio di lui, e tra questi c’è un altro giovane italiano, Ciro Immobile, che con la maglia del Torino sta dando continuità alle sue prestazioni: tredici marcature fin qui in stagione e la suggestione di fare un viaggio in Brasile durante la prossima estate, in compagnia di Cesare Prandelli e della nazionale azzurra.

I due giocatori hanno in comune il fatto di essere compartecipati dalla Juventus, il cui direttore generale Marotta ha diversi motivi per compiacersi. Se alla coppia unissimo anche Manuel Gabbiadini, che con la Sampdoria sta certamente ben figurando in un reparto che – soprattutto a inizio stagione – ha avuto non poche difficoltà, completeremmo un tris di nomi che ha incrementato la propria valutazione grazie alle doti messe in campo. Nella semestrale appena pubblicata, la Juventus – che è appunto proprietaria della metà di questi tre giocatori – registra il loro valore economico dando la possibilità di ragionare su possibili plusvalenze, in caso a fine stagione i calciatori prendano altre destinazioni, oppure di spese se dovessero tornare alla base, ma col vantaggio di ridurle alla metà del loro cartellino. Per poi eventualmente monetizzare in successive cessioni definitive o comunque avere ottimi giocatori in rosa a prezzo di saldo.

Berardi in carico a 3,75 mln, ma ne vale 20

Partendo proprio da Berardi, il bilancio semestrale ne riporta il prezzo d’acquisto in compartecipazione al 50% col Sassuolo per 4,5 milioni, per 5 anni di contratto. E’ una piccola parte dei 66,5 milioni di investimenti complessivi bianconeri del primo semestre fiscale, nel quale rientrano soprattutto le voci di Tevez (14 milioni di valore del diritto) e Ogbonna (12,4 milioni). Il valore di carico residuo dell’attaccante ora in forze alla squadra emiliana è di 3,75 milioni, dopo l’ammortamento relativo alla porzione di esercizio considerando il contratto quinquennale. La valutazione del giovane è ben più interessante: il sito specializzato transfermarkt ne dà una conservativa di 10 milioni, ma secondo quanto ha riportato ampiamente la stampa sarebbe in realtà da considerare intorno ai 20 milioni. Ciò significa un incremento di una dozzina di milioni rispetto al prezzo della scorsa estate e che Agnelli dovrebbe versare una decina di milioni a Squinzi per assicurarsi l’intero cartellino. Ma monetizzando l’intero giocatore a quel valore, la plusvalenza della Juve sarebbe già intorno ai sei milioni.

Per Immobile valore residuo minimo, appena 1,3 milioni

Ciro Immobile
Ciro Immobile

Discorso simile per Manolo Gabbiadini e Ciro Immobile. Il primo è in carico a 4,7 milioni. Il precedente accordo di compartecipazione con l’Atalanta era stato risolto a un prezzo di 5,5 milioni, stesso prezzo per cui la metà di Gabbiadini è iscritta alla voce delle cessioni in compartecipazione, direzione Sampdoria. Il valore residuo di Immobile è di soli 1,3 milioni; il prezzo della risoluzione col Genoa e del valore della cessione del suo 50% al Torino è invece fissato in 2,75 milioni. Per entrambi si tratta di “compartecipazioni attive”, cioè in forze alla squadra che ne detiene l’altra metà – che versa lo stipendio – e per i quali si congelano i piani d’ammortamento fino alla risoluzione della compartecipazione. Gli amministratori bianconeri spiegano infatti che “le plusvalenze derivanti dalle cessioni delle compartecipazioni” di Immobile (al Torino) per 1,3 milioni e Gabbiadini (alla Sampdoria) per 518 mila euro “sono state temporaneamente sospese (in quanto non si è di fatto modificato il loro ‘status’ contrattuale) in attesa della definizione delle nuove compartecipazioni nel giugno 2014”.

Intanto, però, per Immobile e Gabbiadini, transfermarkt calcola un valore rispettivamente di 8,5 e 10 milioni; e anche in questo caso, sulla stampa sono apparse valutazioni superiori. Se Ciro dovesse andare al mondiale, difficile valutarlo meno di 15 milioni, mentre la Juve ne ha in carico la metà appunto a 1,3 milioni. Dunque, nuovi possibili spese o plusvalenze per il bilancio bianconero, che in caso di acquisto e rivendita a quella cifra, o cessione diretta al Toro, potrebbe ricavarci altri sei milioni per un gruzzoletto di una dozzina di milioni considerando anche il potenziale di Berardi.

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