La giapponese SoftBank Corp sta cercando di acquistare T-Mobile USA Inc tentandone una fusione con il suo gestore di telefonia mobile statunitense, Sprint Corp, anche se le autorità di regolamentazione degli Stati Uniti appaiono in contrasto con l’affare. Son, CEO di SoftBank, ha detto durante lo show televisivo di Charlie Rose che se l’affare dovesse andare in porto lancerebbe una guerra dei prezzi che romperebbe quello che ha definito come un duopolio dominato dai vettori statunitensi AT&T e Verizon Comminication. “Vorremmo che l’affare si facesse, ma ci sono passi e dettagli su cui ancora dobbiamo lavorare”, ha detto Son, che in precedenza aveva rifiutato di commentare se Softbank fosse in trattative per acquistare T-Mobile – “Dobbiamo dare un colpo deciso al mercato”.
La possibilità di una fusione tra T-Mobile e Sprint, che è stata acquisita da Softbank lo scorso anno, non è stata accolta con entusiasmo dagli enti regolatori Us, con il presidente della Federal Communications Commission Tom Wheeler che ha espresso scetticismo per gli incontri tra Son e il Chief Executive di Sprint, Dan Hesse, avvenuti il 3 febbraio. I regolatori sono preoccupati che la riduzione del numero dei principali operatori wireless da quattro a tre ostacolerebbe la concorrenza, ma Son ha sostenuto che la concorrenza sarebbe più robusta se un terzo forte giocatore venisse creato attraverso la fusione delle sue due più piccole imprese Sprint e T-Mobile.
L’importante ruolo di sponsor nel mondo del calcio
La società madre di T-Mobile, la Deutsche Telekom, attualmente è kit sponsor del Bayern Monaco ed è stato anche sponsor ufficiale del West Bromwich Albion in Premier League, come lo fu anche per i club della Scottish League, Rangers e Celtic Glasgow. T-Mobile ha anche co-sponsorizzato l’Everton con il marchio One2One e il Birmingham City. T-Mobile ha anche banner pubblicitari in alcune partite top del campionato di calcio del Messico, la Liga MX, pur non avendo una presenza in quel paese; presumibilmente questo è un tentativo di commercializzare il soccer nelle Americhe, dato che molte partite di cartello del campionato messicano vengono trasmesse nelle tv degli Stati Uniti sia in lingua spagnola che inglese.
Un accordo che arriva in un momento delicato per il Bayern Monaco
La Bundesliga e le sue squadre sono sempre state considerate moralmente superiori a quelle della Premiership grazie al fatto che fa pagare meno i propri fan, coinvolgendoli di più, divenendo così un campionato più etico e redditizio. Il Bayern Monaco sta vivendo calcisticamente una splendida stagione che la vede in testa saldamente alla Bundesliga e, ieri sera, ha strappatp contro l’Arsenal l’accesso ai quarti di finale di Champion League. Unico neo della stagione fino ad ora, anche se non coinvolge direttamente il club, è l’ammissione di Uli Hoeness, il presidente del club Bayern Monaco, che ha evaso 15 milioni di sterline, cosa che ha indubbiamente rovinato l’immagine pulitissima che i bavaresi vorrebbero avere. Hoeness ha riposto gran parte delle sue ricchezze in un conto bancario svizzero senza dichiarare il proprio reddito; i pubblici ministeri hanno chiesto una condanna a sette anni e il club bavarese ha vietato tutte le domande sulla questione nelle sue conferenze stampa, ma hanno detto che sosterrà Hoeness, qualora gli venga data una pena detentiva. Hoeness è stato una figura chiave nello spingere per il fairplay finanziario, memorabile fu la sua denuncia al proprietario del Chelsea Roman Abramovich come “membro petrolio del petrolio”.