La Yue Yuen Industrial Holdings Ltd., un fornitore di scarpe per la Nike Inc. e per la Adidas AG, ha dichiarato che oltre 30.000 operai stanno scioperando in una città cinese meridionale, chiedendo migliori prestazioni di sicurezza sociale.
I dipendenti sono scesi per le strade di Dongguan prima di essere fermati dalla polizia locale, secondo una dichiarazione da parte della società quotata a Hong Kong.
I lavoratori cinesi ormai sono consapevoli
Anche Wal-Mart Stores Inc. ed International Business Machines Corp. sono diventati bersaglio dell’attivismo dipendente in Cina quest’anno, grazie ad una riduzione della forza lavoro e a causa soprattutto dei lavoratori che diventano sempre più consapevoli dei loro diritti e del loro potere contrattuale. Le controversie di lavoro si sono concentrate, il 31 per cento, a partire dalla fine settembre ad oggi per un totale di 871 proteste di massa a partire dal gennaio 2000, secondo i dati di China Daily, che ha citato un rapporto del governo.
“E’ una decisione inaccettabile. I termini e le condizioni non possono essere dettate dal datore di lavoro, vogliono avere trattative, vogliono avere una voce in capitolo”, ha detto Geoffrey Crothall, portavoce del China Labor Bulletin.
L’effetto dello sciopero è “difficile da quantificare” e la Yue Yuen prenderà le misure necessarie per mitigare l’impatto. Sempre il China Labor Bulletin ha detto che i lavoratori hanno protestato per il fallimento dei contributi pieni di previdenza sociale e del fondo immobiliare ai dipendenti.
La Yue Yuen, dal canto suo, fondata nel 1988 dai proprietari di Taiwan e con fabbriche in Cina, Vietnam e Indonesia, si è difesa dicendo che le sue prestazioni in termini di sicurezza sociale sono in conformità con la legge e che sta negoziando con i lavoratori. L’azienda produce Nike e Adidas a Dongguan dove ha più di 40.000 lavoratori.
Le reazioni dei due colossi dello sport
Adidas sta “monitorando da vicino la situazione” della fabbrica, ha detto il portavoce Katja Schreiber via e-mail, mentre il fornitore della società è in discussione con il governo locale per cercare il modo di affrontare le preoccupazioni dei lavoratori.
Nike “è preoccupata dagli eventi”, invece, visto anche l’avvicinarsi dei Mondiali brasiliani e il continuo montare delle polemiche sia per quelli del 2014 che per quelli che andranno in scena in Russia ed in Qatar, e sta monitorando sia la produzione in fabbrica che il dialogo tra la dirigenza societaria cinese e gli operai, come detto da Greg Rossiter, un portavoce della società statunitense.
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