Juventus' coach   Conte celebrates his team's third goal against  Sassuolo during their Italian Serie A soccer match in Reggio EmiliaLa Juventus ha praticamente entrambe le mani sullo scudetto. Dopo la vittoria in rimonta in casa del Sassuolo (finale 1-3 per gli ospiti: al vantaggio inziale di Zaza replicano Tevez, Marchisio e Llorente), i bianconeri di Antonio Conte hanno riportato a otto punti il vantaggio nei confronti della Roma inseguitrice. A tre giornate dalla fine del campionato, anche dovendo andare a giocare all’Olimpico lo scontro diretto, solo un suicidio clamoroso della truppa torinese potrebbe allontanare dallo Juventus Stadium il terzo scudetto consecutivo.

Eppure il mercato non dà fiato alle trombe e i titoli di entrambe le società coinvolte in questa grandiosa cavalcata sono in rosso. Pur se il clima su Piazza Affari è positivo (l’indice principale Ftse Mib è tra i migliori d’Europa con un progresso dell’1% circa a metà mattina), tanto le azioni della Juventus quanto quelle della Roma sono in ribasso. I titoli della Vecchia Signora mostrano in particolare una flessione dell’1% a quota 0,2442 euro; vanno addirittura un po’ meglio le azioni giallorosse, che retrocedono dello 0,2% a quota 1,1 euro. Blando anche il volume di titoli scambiati, che pare destinato a un valore leggermente superiore alla media solo per il titolo della Juve, mentre quello della Roma è assolutamente in linea con gli altri giorni.

Juve RomaCome mostra il grafico dell’andamento dei due titoli da inizio anno, a una sostanziale equivalenza di performance registrata nel mese di marzo ha fatto seguito una divaricazione dei risultati nell’ultimo mese. Lentamente, senza particolari strappi, ma inevitabilmente il mercato sembra aver preso atto del fatto che lo scudetto avrebbe preso la direzione di Torino. Dall’inizio del 2014, la performance del titolo juventino è positiva in doppia cifra (+10%), mentre quella dell’azione giallorossa è in deficit di oltre tre punti percentuali.

Il report di Banca Intesa: su ricavi e costi

A giudicare dunque dalla performance dell’ultimo mese del titolo Juventus (+2,8% circa), non sembrano aver fatto presa sugli investitori i timori messi in luce dall’ultimo studio di Intesa Sanpaolo sul titolo, pubblicato il 2 aprile all’indomani della prima semestrale 2013-2014. In quell’occasione, gli analisti hanno sottolineato come i ricavi fossero cresciuti soprattutto grazie alla cessione di giocatori (+105%), mentre i costi operativi fossero incrementati per il maggior monte ingaggi legato al rafforzamento dell’organico e per la gestione dello Juventus Stadium.

Le stime: il rosso si amplia

 “La campagna trasferimenti 2013-2014 ha avuto l’obiettivo di rinforzare l’organico anche a livello europeo”, si legge nel report di un mese fa. “Ma l’eliminazione dalla Champions League potrebbe impattare negativamente i ricavi in modo da non controbilanciare i costi sostenuti per migliorare la competitività, implicando così una perdita per l’esercizio 2013-2014 potenzialmente superiore” rispetto a quella dell’anno scorso. Gli analisti di Intesa hanno infatti peggiorato in quell’occasione le stime sui conti del club: per il 20133-2014 si aspettano una perdita di 23,4 milioni (dai 12,4 stimati in precedenza) su 276,4 milioni di ricavi, e un debito di 191,2 milioni. Il rosso dovrebbe persistere per quasi 15 milioni anche l’esercizio prossimo, per raggiungere nel 2015-2016 l’equilibrio con un utile di 700mila euro.

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