Giancarlo-Abete“Il mondiale in Qatar rappresenta al momento una complessità, perché andrà presa una decisione sulla data. Su questo ci sono posizioni articolate tra Fifa e Uefa”. E’ la considerazione del presidente della Figc, Giancarlo Abete, che sull’ipotesi di spostare d’inverno l’edizione del mondiale 2022, a causa delle alte temperature estive presenti del Paese, non nasconde come lo spostamento delle date rappresenterebbe “un problema sul fatto dei diritti televisivi e di impatto sui campionati per i fermi e le soste sono, che sono differenziati: Germania, Inghilterra e Italia hanno gia’ posizioni differenziate”.

“Sara’ una situazione piuttosto complessa”, ha proseguito il numero uno della Figc, e vicepresidente dell’Uefa, a margine dell’incontro ‘Focus su Brasile 2014′ che si e’ tenuto oggi presso la Facolta’ di Lettere e filosofia dell’Universita’ La Sapienza di Roma. “Soluzioni e proposte? Ancora presto per dirlo, se si gioca a gennaio dovrebbero esserci due mesi di fermo con una fase uno e una fase due”.

“La Fifa punta a fare i mondiali nello stesso anno del 2022 e tra le varie situazioni ipotizza la data di gennaio come quella in qualche modo piu’ significativa, la Uefa ritiene che si possa ragionare sia sul 2022 che sul 2023 e vede meglio gli ultimi mesi dell’anno, quindi al limite novembre e dicembre 2022. Se ne parlera’ dopo il mondiale 2014”, evidenzia Abete.

“L’Uefa apportera’ il suo contributo per vedere se si riuscira’ a trovare una soluzione che garantisca il massimo quanto a praticabilita’ della competizione e nella salvaguardia dei diritti tv dei singoli campionati, l’obiettivo non e’ quello di andare allo scontro -spiega Abete-. La Uefa e’ anche attenta alle sue competizioni, la Champions e l’Europa League. Ora c’e’ una riflessione in progress, non ci sono strappi ma articolazioni di posizioni diverse”.

Ospite dell’iniziativa dell’Universita’ La Sapienza anche Gianni Rivera, responsabile del settore tecnico di Coverciano: “Non so come faranno i calciatori, hanno deciso di prendere questa iniziativa, ma non auguro a nessuno di giocare quel mondiale. Credo che molti giocatori rifiuteranno le convocazioni per la prima volta”

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