“Investitori nazionali e internazionali”. Così Gianluca Paparesta ha definito i sostenitori economici dell’operazione che ha portato la Fc Bari 1908 ad acquistare all’asta il Bari fallito. “La compagine sociale si completerà entro giugno” ha affermato l’ex arbitro. “Man mano che si andrà a definire la composizione dell’azionariato ne sarà data notizia”, ha aggiunto Paparesta nel corso di una conferenza stampa, “la società ha l’auspicio di raggiungere risultati importanti. C’e’ un progetto serio e ambizioso”.
Quanto agli investitori, Paparesta ha riferito che “ci sono spazi che consentono di inserirsi a soci nuovi, da Paesi lontani, come l’India, o la Russia, dove ci sono imprenditori fortemente interessati. Allo stato non escludo partner locali”. Su chi ha garantito le risorse necessarie per l’acquisto, Paparesta e’ stato lapidario. “Abbiamo rispettato gli obblighi da un punto di vista legislativo sulla provenienza del denaro. Ma non e’ stato dato il consenso alla diffusione dei dati dei finanziatori”.
Paparesta, attualmente amministratore unico e presidente della Fc Bari 1908, ha perfezionato dal notaio l’acquisto del ramo sportivo del Bari Calcio fallito. Paparesta, che al suo arrivo e’ stato festeggiato dai tifosi per strada, ha versato 3,8 milioni di euro che si aggiungono al milione gia’ versato come cauzione.
“Abbiamo firmato oggi l’acquisto di un bene importante per tutta la citta’, un simbolo in cui si identificano tifosi e cittadini. E’ stato compiuto e coronato un passaggio nella storia della citta’. Spero che questo entusiasmo prosegua anche nelle prossime stagioni”, ha affermato l’ex arbitro dopo la firma davanti al notaio e dopo essersi affacciato alla finestra dello studio notarile per salutare con una sciarpa del Bari i tifosi assiepati sulla strada.