Nonostante un recente rapporto di Greenpeace avesse trovato sostanze chimiche tossiche in 33 prodotti sportswear prodotti da Adidas, Nike e Puma, la stessa Adidas ha informato i giornalisti a Monaco che la Coppa del Mondo svolgerà un “un ruolo importante” con l’aggiunta 1 / 1.200 milioni di euro per i ricavi operativi”. Adidas fornisce il pallone ufficiale (che secondo Greenpeace contiene gli etossilati di nonilfenolo tossici per l’ambiente) ed è kitting ufficiale delle finaliste della Coppa del Mondo tra cui Spagna, Argentina, Colombia, Germania, Giappone, Messico, Nigeria e Russia. La nuova previsione Adidas equivale ad una crescita delle vendite dell’8% per il 2014.
Il ruolo del Mondiale
Adidas, che è al secondo posto nel mercato sportswear globale, sta perdendo quote di mercato in Europa occidentale nei confronti di Nike che produce i kit ufficiale per l’Australia, il Brasile, la Croazia, l’Inghilterra, la Francia, la Grecia, i Paesi Bassi, il Portogallo, la Corea del Sud e gli Stati Uniti, e Puma, che fornisce Italia, Svizzera, Uruguay, Cile, Algeria, Camerun, Costa d’Avorio e Ghana, hanno reso un solido impegno per la campagna di Greenpeace detta “Detox Leader”, che dovrebbe liberare completamente la loro catena di approvvigionamento di sostanze chimiche tossiche che possono danneggiare l’ambiente, la salute umana e animale. Greenpeace ha accusato Adidas di “greenwashing”, ovvero di generare pericoli per l’ambiente da processi produttivi, mentre l’amministratore delegato Herbert Hainer, concentrato nel suo briefing sulla importanza della battaglia commerciale contro la Nike, ha detto: “Il calcio è il DNA della nostra azienda. Vogliamo mostrare chiaramente che siamo i numero uno nel calcio”. Adidas investirà una “doppia cifra milionaria” nella pubblicità della Coppa del Mondo, con gran parte basata su campagne di social media concentrandosi sulle notizie dalle squadre sponsorizzate e sui giocatori come Messi e Ozil. Tuttavia, la Coppa del Mondo sarà anche l’occasione per Greenpeace per evidenziare le sue campagne anti-tossicità, in particolare contro PFC, e mobilitare la pressione dei consumatori per un ambiente più sicuro.