mondiali_di_calcio_brasile_2014 C&F
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Brasile campione a mani basse sull’Argentina, Italia fuori ai quarti contro la Spagna ma dopo aver superato il girone al primo posto. Mercati azionari in rialzo, ma solo con un fuoco di paglia, per la squadra vincitrice e il Paese ospitante: circa 3 punti percentuali di rialzo dei titoli rispetto all’andamento globale grazie al sollevare al coppa al cielo, ma solo per un mese circa perché poi tutto rientra nella norma.

In una corposa analisi, la quinta di una serie inaugurata con i Mondiali francesi del 1998, gli analisti della banca d’affari americana Goldman Sachs alternano queste stime previsioni sugli andamenti economici a un pronostico prettamente sportivo, applicando un modello originale.

L’analisi su 14mila partite

Il modello statistico adottato dagli analisti di Goldman Sachs determina i possibili risultati di tutte le 64 partite della Coppa del Mondo brasiliana, sulla base di coefficienti calcolati con lo storico di 14mila match, dal 1960 ad oggi. Insomma, un lavoro mastodontico che cataloga i risultati delle nazionali nelle competizioni ufficiali e determina il “peso” delle compagini negli scontri diretti previsti per i prossimi Mondiali. Per l’Italia, ad esempio, il risultato dei gironi dovrebbe essere di un pareggio per 1 a 1 sia con l’Inghilterra che con l’Uruguay, con in mezzo una vittoria con il Costa Rica (2 a 1) che garantirebbe il primato agli azzurri.

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Il tabellone della banca d’affari

Si tratta di statistica pura, sulla quale non influisce né la valutazione personale né la considerazione di circostanze accidentali, quali ad esempio l’infortunio di un top player. L’effetto è di un tabellone come quello che segue, o meglio espresso – come preferibile secondo gli stessi analisti – in termini di percentuali di probabilità di successo, con la tabella successiva. Si nota subito la sproporzione verso il Brasile, che – tra i vari dettagli analizzati – sfrutta pure la caratteristica, molto sensibile per le squadre Sudamericane, di avere un netto vantaggio dalla variabile di giocare in casa. Per Goldman, comunque, la formazione carioca avrebbe quasi una possibilità su due di alzare la coppa davanti alla sua gente (48,5%). Alle sue spalle l’Argentina (14,1%), poi Germania, Spagna, Olanda e quindi Italia, ma con un misero 1,5%. Il cammino degli azzurri, proprio come si vede dal tabellone, si dovrebbe interrompere ai quarti contro la Spagna, che poi cederebbe il passo all’Argentina. La finale tra Messi e Neymar (che dall’altra parte del tabellone avrebbe eliminato Uruguay e Germania) vedrebbe prevalere i verdeoro per 3 a 1.

Tabellone Mondiali

Probabilità vittoria mondiali

Pronostici più sbilanciati delle scommesse

Per altro, le previsioni di Goldman per le due finaliste (con l’attribuzione di un’altissima percentuale di probabilità) sovrastimano decisamente le loro potenzialità rispetto a quanto avvenga per gli scommettitori, che sì danno il Brasile vincente ma con il 25% di possibilità: la metà di quelle attribuite dalla banca d’affari. La consolazione per il team azzurro è che in questo caso le chances dell’Italia risultano, nella classifica di Goldman, sottostimate rispetto al mondo del betting.

Ma visto che si parla di previsioni costruite sulla base dell’analisi del passato, senza le variabili contingenti e la discrezionalità dell’analisi tecnico-tattica, ci si può anche chiedere come è andata nell’edizione passata (Sudafrica 2010) per Goldman: ha azzeccato? La risposta è a luci e ombre: il Brasile era dato vincente al 26,6% ma si è fermato ai quarti, però subito sotto si trovavano Spagna e Olanda che hanno effettivamente raggiunto la finale, poi vinta da Iniesta e compagnia.

Pronostici 2010

Il dream team senza italiani

Goldman include anche una sorta di “dream team”, una formazione di undici elementi tipo selezionata grazie ai 1.700 voti raccolti dai clienti dell’istituto a stelle e strisce in giro per il mondo. Come già accaduto in passato, gli allenatori che affidano le cure dei loro patrimoni a Goldman avrebbero schierato un 4-3-3, decisamente sbilanciato verso l’attacco. Ma d’altra parte si tratta di un sogno, e tutti sognano sempre di fare un gol: Neuer (Ger); Alves (Bra), Ramos (Spa), Thiago Silva (Bra), Lahm (Ger); Hazard (Bel), Iniesta (Spa), Ribéry (Fra); Neymar (Bra), Messi (Arg), Ronaldo (Por).

La reazione dei mercati

Al di là dei discorsi sportivi, però, la banca americana si concentra anche e soprattutto – probabilmente, aggiungiamo, pure con più titoli – sull’effetto economico della maggior rassegna sportiva al mondo. La prima conclusione alla quale arrivano da Goldman è che effettivamente la squadra vincitrice vive un balzo sul mercato azionario domestico nel breve periodo. Si tratta però di una specie di fuoco di paglia, visto che la sovraperformance del 3,5% rispetto ai mercati globali nel primo mese, tende poi a rientrare. Tutte le economie delle squadre vincitrici dal 1974 ad oggi hanno sperimentato questo boom da campioni del mondo, con la sola eccezione del Brasile 2002: lì la crisi economica potè più di Ronaldo e Rivaldo. Discorso opposto per gli sconfitti, con una performance generalmente negativa del 2% nel mese seguente la cocente delusione, che poi però si riprende.

Reazione mercato win&looser

Un discorso simile a quanto accade per i vincitori si può fare per il Paese ospitante, che in media giova dell’evento con una crescita del proprio listino azionario di riferimento superiore del 2,7% rispetto all’andamento dei mercati globali. Anche in questo caso, però, è efuoria effimera visto che basta alzare lo sguardo ai tre mesi per trovare la situazione spaccata in due tra Paesi ospitanti che hanno avuto un mercato in outperform e underperform.

Mercati per vincitori, sconfitti e ospitanti

Nella scheda dedicata all’Italia, Goldman ricorda come le quattro affermazioni azzurre siano arrivate sempre sul suolo europeo. La banca riconosce che – a detta degli esperti – il team di Prandelli non è paragonabile a quello delle squadre al top, ma che la caratteristica della Nazionale è di stupire e spesso in positivo. “Questa è una caratteristica della nazione: incline a posticipare le decisioni economiche più difficili, l’Italia ha dimostrato nella storia recente di saper trovare la forza di riemergere da dure crisi”, il giudizio di Goldman. Con Renzi nella veste di attaccante, dalla banca americanca si aspettano – come tutti gli osservatori internazionali – le riforme, che sarebbero quelle marcature decisive per il salto di qualità, proprio come in Brasile. Intanto, per le statistiche è bene sapere che nel mese della Coppa del Mondo il mercato italiano ha sottoperformato quelli mondiali del 2,5% (dal 1990 ad oggi). Ma Piazza Affari ha vantato un ritorno mensile “stellare” (3%) nei mesi che hanno accompagnato le cavalcate del 1982 e del 2006. Pure sull’obbligazionario (ma questo fa bene agli investitori e meno al Paese), i rendimenti sono stati più generosi in tempi di Campionati mondiali e in miglioramento via via che la squadra si è qualificata alle fasi successive: chi ha soldi da spendere sappia che se li punta sull’Italia, vince insieme alla Nazionale (o resta deluso con essa).

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