Le autorità fiscali spagnole hanno riaperto il caso fiscale di Neymar sostenendo che il Barcellona ha eluso il pagamento di 9.2 milioni di euro alla firma della superstar carioca.
Il club e il suo ex presidente Sandro Rosell verranno chiamati a testimoniare al fine di fornire maggiori dettagli il 13 giugno, dove saranno anche invitati a “quantificare l’importo trattenuto dal FC Barcellona per il reddito dovuto in relazione al atleta professionista Neymar Da Silva Santos per le imposte sul reddito dei non residenti ( IRNR ) e le ( regolari) imposte sul reddito” , in base ad un ordine del tribunale.
La denuncia del mancato pagamento si riferisce a 2.4 milioni per il 2011, 6.7 milioni per il 2013 e la possibilità di ulteriori 2,6 milioni per il 2014.

Quote già pagate

A febbraio il Barcellona aveva già pagato 13.5 milioni, dopo essere stato accusato di frode fiscale per la firma tanto pubblicizzata di Neymar, che in parte ha portato alle dimissioni Rosell;  club, che hanno appena subito una delle sue stagioni più deboli, ha insistito, tuttavia, di non aver commesso alcun reato fiscale e che il pagamento era stato fatto a causa di una “eventuale divergenza di interpretazione” circa l’importo dovuto dopo la firma Neymar dal Santos avvenuta la scorsa estate.
Rosell, che ha negato ogni accusa, si è dimesso, dicendo che voleva proteggere l’immagine del club, così come quella della sua famiglia; dopo la sua uscita di scena il Barcellona ha ammesso che Neymar è costato 86.2 milioni di euro, compresi i pagamenti al giocatore e alla sua famiglia, e non 57.1 come inizialmente riferito.

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Alberto Lattuada è nato a Milano e da sempre è appassionato di calcio e finanza. Ha scritto per diversi siti specializzati nel mondo del calcio e del forex. Dal novembre 2013 dedica anima e corpo allo sviluppo e alla crescita del portale CalcioeFinanza.it