Saranno i Mondiali delle scommesse digitali e – probabilmente – da record per quanto riguarda le cifre giocate: i bookies inglesi le aspettano oltre la soglia di 1 miliardo di sterline (1,2 miliardi di euro circa). Sono le caratteristiche ricostruite dal Telegraph, in un reportage che ripercorre la corsa contro il tempo delle grandi case di scommesse per presentarsi pronti all’appuntamento inaugurale con Brasile-Croazia. D’altra parte gli inglesi, oltre che essere maestri del pallone, lo sono anche per quanto riguarda le scommesse.
I bookmakers sono appunto fiduciosi – riporta il quotidiano del Regno Unito – che sarà la Coppa del Mondo da record per quanto riguarda le scommesse. William Hill, che pesa per un quinto del mercato totale, si aspetta di processare quasi il doppio della quantità di scommesse ricevuto durante l’ultima Coppa del Mondo, quella del Sud Africa nel 2010, quando i suoi clienti hanno puntato 104,5 milioni di sterline.
Scommesse mondiali e digitali
Secondo Terry Pattinson, direttore del trading del gruppo William Hill, la Coppa del Mondo brasiliana sarà anche notevole per molte altre ragioni. Dal 2010, i bookmakers del Regno Unito hanno cercato di espandersi all’estero, mentre le scommesse su internet e mobile sono cresciute esponenzialmente. La stessa William Hill ha investito molto in acquisizioni per rafforzare l’offerta digitale. “Durante l’ultima Coppa del Mondo, avevamo un business al 90% nel Regno Unito, ora possiamo dire che facciamo affidamento sul Regno Unito solo per il 70%”, spiega Pattinson.
La tendenza non è certo solo di William Hill. I bookmakers si aspettano che quest’anno sia la “Digital World Cup”: il fatto che molte gare verranno disputate in orari inconsueti per il pubblico europeo, quando le ricevitorie saranno chiuse, farà sì che una fetta ulteriore delle puntate avverà sul web o attraverso i telefonini intelligenti. Secondo Ciaran O’Brien di Ladbrokes si sta per aprire una competizione “trainata dalle scommesse sul mobile” e addirittura la sua società stima che circa tre quarti del fatturato di tutto il settore – durante il torneo – proverrà dalle scommesse effettuate on-line o attraverso applicazioni di telefonia mobile.
Tutti puntano durante i match
Nel reportage del Telegraph c’è spazio anche per citare i matematici al lavoro nel centro “nevralgico” dei sistemi di William Hill, spesso strappati alle migliori Università, che hanno lavorato su algoritmi e modelli per facilitare le giocate “in play”, cioè le puntate durante lo svolgimento delle partite. Solo negli ultimi dieci anni questa tipologia di scommesse si è imposta, ma ancora una volta il trend è ben definito: le aspettative sono che la maggior parte delle scommesse on line o mobili sarà collocata proprio durante le partite.