In occasione di Italia Inghilterra di questa notte Calcioefinanza vuole inaugurare una serie di articoli in merito ai Mondiali che ogni tanto spunteranno su questo sito la cui natura resta comunque quella di analizzare il calcio in termini di business

Il primo di questi pezzi riguarda John Charlton, detto Jack, che rappresenta per gli inglesi uno degli eroi del Mondiale 1966 dove il calciatore in forza al Leeds era un pilastro della difesa della squadra di sir Alf Ramsey. Una squadra  in cui in attacco brillava la stella del fratello minore  Bobby, leggenda della nazionale di Sua Maestà e del Manchester United e quasi sicuramente il miglior calciatore nella storia del calcio inglese

Chi invece segue il calcio dagli anni ottanta sa che Jack Charlton è inoltre uno dei non molti inglesi amati nella Repubblica d’Irlanda. Come allenatore dei verdi guidò la nazionale dell’isola a qualificazioni storiche a Euro 1988  e soprattutto ai mondiali di Italia ’90 e Usa ’94, dove l’Irlanda sconfisse 1 a 0 l’Italia di Arrigo Sacchi nel match iniziale del girone a New York

Nelle ore antecedenti lo scontro con l’Inghilterra Calcioefinanza vuole omaggiare questa figura non tra le più celebri della nazionale dei tre Leoni ricordando una sua intervista alla televisione britannica di una quindicina di anni fa. Il giornalista ovviamente si concentrava sul Mondiale ’66 e Charlton spiegava i duri allenamenti e i sacrifici alimentari cui Ramsey sottoponeva i suoi ragazzi nel tentativo di ottenere quella coppa. Continuando spiegò le sensazioni nel giorno della finale e la contentezza della vittoria e i festeggiamenti dopo il 4 a 2 di Wembley contro la Germania Ovest

Quando invece gli venne domandato quale fosse stato il momento in cui si era sentito realmente in cima al mondo Charlton replicò con una risposta spiazzante. Raccontò che finiti i festeggiamenti tornò a Leeds  e nei giorni successivi decise di andare a trovare i genitori al paese natale di Ashington, nell’estremo nord dell’Inghilterra quasi al confine con la Scozia. Sulla strada iniziò a sentire fame e nonostante l’ora pomeridiana un po’ tarda per le abitudini inglesi riuscì a ottenere egg&chips in un pub di campagna. In quel momento sorseggiando una pinta di birra, spiegò Charlton, mi sentì davvero di aver conquistato il mondo

Unico, inimitabile JacK. Il calcio nella sua semplicità è unico

 

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