Ogni volta che c’è una Coppa del Mondo ci si può aspettare una sfilza di articoli che proclamano la “stabilità” del calcio negli Stati Uniti. Ad essere onesti la Major League Soccer (MLS) ha fatto notevoli progressi, ma è ancora un pò in ritardo rispetto ai principali sport tradizionali a stelle e strisce come il baseball e il football americano.
Quando il campionato ha preso il via nel 1996 c’è stata una media di 17.406 spettatori a partita con sole 10 squadre, nel 2011 ce ne sono stati in media 17.844 a partita, per poi arrivare a 18 squadre e più partite giocate nella stagione. Quasi un terzo degli americani si considera tifoso di “soccer”, ma solo il 2 per cento dei fan americani dicono che il calcioè il loro spoert preferito.
I contratti televisivi della MLS sono ostacolati anche dal meno significativo dei principali campionati americani, la National [Ice] Hockey League e è stata costretta a rinegoziare i propri diritti televisivi nel 2011 firmano un accordo decennale, per 200 milioni di dollari con la NBC.
Il pubblico televisivo per la MLSè piuttosto mediocre. Solo 16 città degli Stati Uniti hanno un proprio team, così tanti fan mancano di una franchigia locale da seguire; i marchi americani sono incerti su come investire in uno sport che non ha interruzioni pubblicitarie regolari.

Bisogna avere pazienza

Naturalmente si tratta di un mercato enorme. Quasi 25 milioni hanno visto la gara tra Stati Uniti e Portogallo, rispetto ai 18,5 milioni che ha visto l’Inghilterra perde contro Uruguay. Un numero ben maggiore di chi ha seguito le finali del basket Nba. Il pubblico è stato particolarmente forte in centri cosmopoliti come New York e Washington DC.
Il fatto che le partite vengano giocate ad un fuso orario accettabile ha di certo aiutato la visione, inoltre non ci sono molti altri sport da guardare, dato che il basket e l’hockey avevano comunque chiusa la loro stagione agonistica.
Le tendenze di lungo periodo dovrebbero aiutare. La popolazione ispanica è aumentata di 1 milione negli ultimi tre anni e ora rappresenta un americano su sei e poi la crescita della scuola calcio interna dovrebbe anch’essa aiutare il fenomeno. Ma
ad occhio e croce ci vorranno circa 15 – 20 anni per vedere il calcio allo stesso livello dell’hockey.

Alberto Lattuada

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Alberto Lattuada è nato a Milano e da sempre è appassionato di calcio e finanza. Ha scritto per diversi siti specializzati nel mondo del calcio e del forex. Dal novembre 2013 dedica anima e corpo allo sviluppo e alla crescita del portale CalcioeFinanza.it