Vincere o morire. E’ questo lo spot proposto dall’Adidas proprio a ridosso della ‘Gran Finale’ di domenica sera, al Maracana di Rio de Janeiro tra Germania e Argentina. Testimonial d’eccezione della campagna non poteva che essere lui, Leo Messi, l’ambasciatore Adidas per eccellenza nel mondo del calcio, sicuramente il più riconoscibile a livello individuale.
E proprio in vista della finalissima dunque, il brand tedesco ha cominciato ad attivare, e a sfruttare al meglio, la sua strettissima relazione col crack argentino, per veicolare una strategia d’attacco al marchio concorrente, la Nike, estromessa a sorpresa dalla finalissima. Potendo contare stavolta anche sulla forza del campo, perché, come detto, la Coppa del Mondo l’alzerà una squadra firmata dalla multinazionale di Herzogenaurach. Margini di manovra ampissimi, in questo senso, per la marca a ‘tre strisce’.
Parte della strategia, l’hastag #VamosLeo, e due ottimi video che vedono protagonista la stella del Barcellona alle prese con un coccodrillo, dove il giocatore o attacca o muore, e un altro nel quale si evidenziano le capacità dell’argentino nel tirare i calci di rigori. Voce narrante, Rodrigo Messi, fratello di Leo. Il messaggio dunque è sempre lo stesso: affiancare la reputazione del marchio alla prestazione sportiva, suggerire l’idea che i ‘migliori’ calzano Adidas, e che una parte del merito di ciò che si vede in campo sia dovuta alla bontà e alla precisione del prodotto ai piedi dell’argentino.
Insomma, ci vuole poco per capire che Adidas abbia definitivamente recuperato terreno, probabilmente, vincendo la sfida con la multinazionale americana, a cui spetta la finalina di stasera tra Brasile e Olanda: poco, troppo poco in termini di visibilità e importanza dell’evento per proporre un lancio promozionale simile a quello della società tedesca.
Fabio Colosimo
Eccelente coment da Fabio Colosimo