Si attende tra domani e, al massimo, lunedì in Campidoglio il nuovo studio di fattibilità dello stadio della Roma per poter poi esprimere l’ok all’ «interesse pubblico» dell’opera. La riunione di giunta che deciderà in merito si riunirà o mercoledì 3 o, più probabilmente, giovedì 4 settembre alla presenza anche del sindaco Ignazio Marino.
Proprio il primo cittadino durante l’incontro newyorkese con il presidente della Roma James Pallotta aveva ottenuto un aumento degli investimenti per le opere nell’area interessata che passano da 270 milioni a 320 milioni, grazie ai circa 50 in più anche per il prolungamento della metro B da Magliana a Tor di Valle, e un taglio delle cubature complessive collegate allo stadio di oltre 100 mila metri cubi. Lunedì alle 12 in Campidoglio è previsto un incontro tra l’assessore alla Riqualificazione Urbana Giovanni Caudo, i capigruppo capitolini di maggioranza e i presidenti delle commissioni interessate.
Sarà l’occasione anche per discutere la messa in sicurezza della via del Mare e l’Ostiense nel tratto tra Tor di Valle e Ponte Marconi. «In questi dieci giorni si è lavorato bene e sono stati raggiunti miglioramenti al progetto, in linea con l’accordo di New York – dice il capogruppo di maggioranza Fabrizio Panecaldo (Pd) interpellato in merito -. Alla fine credo proprio che otterremo l’interesse pubblico e sono soddisfatto. Ho parlato anche ieri con l’assessore Caudo e sono stato rassicurato sulla possibilità di razionalizzare le risorse per questa messa in sicurezza. Fino allo snodo Marconi la riteniamo indispensabile, da quel punto in poi vedremo come proseguire. Il Comune non ha perso tempo, le discussioni che ci sono state non hanno rallentato il percorso».
Fabio Colosimo
Anche secondo il capogruppo del Centro Democratico Massimo Caprari «l’opera è importantissimo, l’investimento privato mette in moto anche quello pubblico ed è ovvio che in una buona amministrazione dobbiamo cercare di ‘sfruttare al massimò questa occasione – sottolinea -, in quanto possiamo completare delle opere pubbliche rimaste in sospeso che vanno a beneficio di tutti i cittadini. Come appunto via del Mare e via Ostiense».