Il Bilancio Lazio al 30 giugno 2014 chiude con un utile netto consolidato di 7,07 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla perdita netta di 5,89 milioni dell’esercizio 2012/13.  Nonostante una netta flessione dei ricavi, passati dai 104,6 milioni della stagione 2012/13 agli 84,18 milioni (di cui 2,09 milioni non ricorrenti), la società presieduta da Claudio Lotito è riuscita comunque a chiudere il bilancio in utile grazie ai 23,14 milioni di plusvalenze realizzate con la cessione di tre giocatori: Sergio Floccari, il cui passaggio al Sassuolo nel gennaio scorso è valso un capital gain di 1,13 milioni,  Libor Kozak, ceduto all’Aston Villa nel settembre 2013 con un impatto positivo sul bilancio biancoceleste di 6,14 milioni, ma soprattutto di Hernanes, acquistato dall’Inter di Erick Thohir per 20 milioni con una plusvalenza per le casse della Lazio di 9,79 milioni.

Quest’ultima, a bene vedere, è stata l’operazione chiave per riportare in equilibrio il bilancio Lazio. La decisione di Lotito di privarsi del centrocampista brasiliano, se da un lato ha acuito le critiche della tifoseria bianceleste nei confronti del funambolico presidente, dall’altro si è rivelata essenziale per consentire al club di chiudere l’esercizio 2013/14 in utile. Senza quei 9,79 milioni di plusvalenza, infatti, la Lazio avrebbe infatti chiuso il bilancio con una perdita di poco inferiore ai 3 milioni.

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Bilancio Lazio 2013/14 – Senza cessioni non basta la spending review

La spending review varata dalla dirigenza biancoceleste nella scorsa stagione, con i costi operativi scesi da 92,28 a 81,81 milioni, da sola non sarebbe bastata a compensare il calo dei ricavi. Un calo dovuto non solo ai minori introiti legati “rinvenienti dai risultati ottenuti dalla partecipazione alla Europa League e Tim Cup” nella stagione 2012/13, ma anche ai “minori ricavi da biglietteria”. Lo sciopero del tifo, scatenato la scorsa stagione dai supporter biancocelesti, assieme al minor numero di gare disputate rispetto al 2012/13, si sono tradotti in una flessione dei “ricavi da gare”, scesi a 4,04 milioni dai 6,75 milioni dell’anno prima. Questo anche se i ricavi da abbonamenti (che dei ricavi da gare sono una componente essenziale) sono rimasti pressoché in linea: 3,03 milioni nel 2012/14 contro i 2,85 milioni del 2012/13.

Sul fronte dei costi il decremento è conseguenza della diminuzione delle retribuzioni fisse e variabili dei tesserati (il costo del personale si è attestato a 52,31 milioni dai 64,26 milioni del 2012/13), mentre sul fronte degli altri costi operativi c’è stato invece un incremento (“non significativo”, secondo quanto riportato nel comunicato della società). Questa voce di spesa è passata da 28,91 milioni a 30,27 milioni a causa “dell’aumento dei costi di prestazioni di servizi anche riferiti al centro sportivo”.

Dal punto di vista patrimoniale e finanziario, al 30 giugno 2014 la Lazio aveva un patrimonio netto consolidato di 15,72 milioni, in crescita dagli 8,71 milioni del 2012/13 in virtù dell’utile di 7,06 milioni conseguito nel 2013/14. La posizione finanziaria netta (il saldo tra debiti finanziari e disponibilità di cassa) è peggiorata di circa 10 milioni, attestandosi a fine giugno a 16,86 milioni, per via “degli esborsi rivenienti dalla importante campagna acquisti estiva”. Gli altri debiti, al netto di quelli finanziari, ma comprensivi dei 55,8 milioni verso l’Erario, a fine 2013 erano pari a 116,91 milioni. BILANCIO LAZIO

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BILANCIO LAZIO – LEGGI IL COMUNICATO UFFICIALE

 

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