Ha speso più di tutti eppure sta facendo addirittura peggio del suo predecessore, e adesso Louis van Gaal deve fronteggiare le critiche non solo della stampa ma anche dei suoi stessi giocatori. Primi segnali di insofferenza all’interno dello spogliatoio dello United: alcune scelte del tecnico olandese, costate caro al Manchester United in termini di risultati, sono state apertamente contestate da una delle numerose stelle della squadra. È ancora presto per parlare di un vero e proprio ammutinamento, ma certo crescono i segnali di insoddisfazione e malumore dentro lo United.
Inevitabile quando non arrivano i risultati (una sola vittoria e già due sconfitte nelle prime cinque giornate di campionato), ancor più prevedibile quando in estate sono stati spesi circa 200 milioni di euro. Van Gaal ha chiesto tempo ma nel frattempo i red devils raccolgono solo delusioni, protagonisti di un avvio di stagione ancora più negativo di quello con David Moyes sulla panchina più scottante d’Inghilterra, solo 12 mesi fa. Domenica, a Leicester, un’altra umiliazione: nonostante il doppio vantaggio lo United, concedendo quattro gol nel secondo tempo, è stato raggiunto e superato da una formazione neopromossa in Premier.
Davanti ai taccuini van Gaal ha preferito rimandare ogni processo, respingendo poi ogni accusa. Ma nello spogliatoio ha dovuto subire i rilievi critici di un suo giocatore, rimasto anonimo, che gli ha rimproverato la sostituzione di Angel Di Maria quando il punteggio era fermo sul 3-3. Da lì in poi lo United sarebbe scomparso dal campo, meritando la sconfitta. «Perchè dannazione abbiamo sostituito Di Maria?», è questa la domanda che secondo il Daily Mail è stata urlata in faccia a van Gaal da uno dei senatori di peso dello United.
Un interrogativo che non ha trovato risposta così come la sconsolata conclusione a cui è giunto un ex red devil, Phil Neville convinto che il club di Old Trafford dovrà spendere almeno altri 100 milioni di sterline per colmare la distanza dalle migliori. Un divario che – in attesa del responso dei confronti diretti – fa apparire impietoso il paragone con le rose di Chelsea e Manchester City.
Se in attacco van Gaal ha solo l’imbarazzo della scelta, e anzi, può permettersi il lusso di mandare in panchina giocatori come Juan Mata, dietro, a causa di scelte scriteriate in sede di campagna acquisti, è costretto a dare fiducia a giovanissimi al debutto, con risultati eloquenti, sotto gli occhi di tutti: la difesa è un colabrodo.
Fabio Colosimo