Il giudice Pablo Ruz interrogherà mercoledì come testimone il padre di Neymar riguardo il contratto che il figlio ha firmato per trasferirsi, ormai due estati fa, al Barcellona, e che è oggetto di un presunto reato di appropriazione indebita che avrebbe visto protagonista l’ex presidente blaugrana Sandro Rosell. Nel medesimo giorno il giudice dell’Alta Corte chiamerà a testimoniare anche il direttore finanziario del Barcellona, Néstor Lamela.
Il contratto di Neymar, della durata di 5 anni, è stato firmato a Barcellona il 3 Giugno 2013 tra il giocatore e suo padre, da un lato, e Rosell e l’attuale presidente del club Josep Maria Bartomeu, dall’altro, ma che non è entrato in vigore fino al 29 luglio 2013. L’indagine è iniziata a seguito della denuncia presentata da Jordi Cases, un membro del club, che in seguito si è ampliata contro Bartomeu ed il vice presidente Javier Faus. Tuttavia il giudice Ruz ha respinto il reclamo secondo cui ci sia stata una partecipazione attiva di entrambi nell’ appropriazione indebita, come sostenuto dall’ampliamento della denuncia.
Questa estate Ruz ha chiesto al padre di Neymar, tra gli altri documenti, quelli legati alle somme versate dal contratto con il Barcellona relative alla remunerazione variabile, al rimborso delle spese ed altri pagamenti direttamenti effettuati dal Barcellona al giocatore brasiliano. L’Agenzia delle Entrate ha confermato in un rapporto che il Barcellona ha commesso un reato fiscale per frodare il Tesoro di almeno 9,1 milioni durante la firma del contratto, un importo che potrebbe aumentare a 11,7 milioni se la possibile frode di 2,6 milioni venisse confermata nell’esericizio del 2014. Il club ha già pagato al tesoro 13,5 milioni per rettificare la situazione.
Alberto Lattuada