Pablo Silva, l’inventore argentino dello spray per aiutare gli arbitri ci calcio a mantenere la distanze della barriera sui calci di punizione, ha smentito le affermazioni arrivate dalla Germania, secondo le quali il prodotto «non è sicuro». La schiuma nelle bombolette, usata dagli arbitri non contiene ormoni o parabeni nocivi, o troppo propellente, come sostengono i test tedeschi sul prodotto, ha spiegato Silva in un comunicato stampa che ha accusato gli stessi di «dire maliziosamente una cosa che non è vera».
«Mi ha sorpreso che dopo la Coppa del Mondo in Brasile», dove lo spray è stato usato regolarmente, «arriva un rapporto con l’intenzione di screditare 14 anni di lavoro e fatica», ha detto Silva che si è lamentato del fatto che i test sul prodotto «sono stati presi molto alla leggera», e le conclusioni «mancano di rispetto all’International Board incaricato di fissare le regole del calcio mondiale, che il 3 marzo 2012 ha approvato il suo uso nella sua assemblea annuale«.
»Mi piacerebbe pensare che questo è dovuto al rigoroso perfezionismo tedesco e non a secondi fini«, ha aggiunto Silva.
Secondo il quotidiano tedesco Bild, che ha riportato il risultato del test, lo spray contiene »ormoni attivi«, ed è inoltre privo dell’etichettatura corretta in Germania come »infiammabile«. L’avvertimento è scritto in spagnolo e inglese. »È falso affermare che c’è troppo gas, dal momento che l’importo utilizzato è estremamente basso«, ha proseguito Silva, aggiungendo il prodotto ha tra il 20 e il 25 per cento di propellente, mentre la media di un deodorante a base di alcool è del 35 per cento, mentre è dell’80% per un antitraspirante.
Lo spray è stato utilizzato per la prima volta nel 2008 da squadre di seconda divisione in Argentina, e poi ha continuato ad essere usato nel campionato messicano e infine al Mondiale brasiliano di quest’anno.
Fabio Colosimo