L’Uefa non vede alcuna ragione per non lasciare che i suoi arbitri utilizzino lo spray per la distanza della barriera nelle partite di Champions League che si disputano in Germania, anche se l’organismo tecnico di controllo tedesco (TUEV) ha ritenuto il prodotto pericoloso per la salute e illegale.
Un ulteriore tassello di una querelle che sta assumendo contorni più vasti, perché dopo le accuse tedesche sulla presunta nocività del prodotto, è arrivata la replica dell’inventore dello spray, l’argentino Pablo Silva, che proprio oggi ha attaccato i tedeschi confidando nella loro buona fede.
L’Uefa ha infatti spiegato in un comunicato che sta esaminando la questione e potrà cambiare il fornitore, ma che lo spray deve essere utilizzato come previsto nella gara di oggi tra Schalke e Maribor, e in quella di mercoledì tra Bayer Leverkusen e Benfica.
Secondo il TUEV, più nello specifico, lo spray conterrebbe «parabeni» e «ormoni attivi», e il testo dell’imballaggio non sarebbe in lingua tedesca né ci sarebbe la scritta «altamente infiammabile». Ma la Uefa ha ribadito che «lo spray può continuare ad essere utilizzato nelle sue gare e gli arbitri continueranno ad utilizzare il prodotto secondo le istruzioni fornite dall’Uefa».
Fabio Colosimo