Lo stato del calcio italiano nella fotografia perfetta di Andrea Agnelli. E’ il presidente della Juventus a sottolineare infatti il disastroso movimento del football di casa nostra rispetto agli altri grandi campionati europei. Un’escalation negativa che ha portato al declino internazionale.

“Basta guardare con un minimo di distacco e senza partigianeria la situazione del calcio italiano per riconoscerne il progressivo declino -ha detto Agnelli- meno di vent’anni fa Inghilterra, Spagna e Germania guardavano all’Italia come ad un esempio, oggi ci hanno sopravanzato in qualsiasi parametro di riferimento, il livello di ricavi, in termini di sostenibilità del business, risultati sportivi, valori assoluti e relativi di riempimento degli stadi, ranking Uefa. Oggi -ha proseguito- fatichiamo a difendere la quarta posizione dal Portogallo”.

“Solamente 10 anni fa dalla gestione ‘match day’ -ha ricordato Agnelli- la serie A generava gli stessi ricavi della Bundesliga, poco meno di quelli della Liga spagnola e circa un terzo della Premier League. Eravamo già oggi una tartaruga, oggi siamo un gambero”.

Poi prosegue:”La Bundesliga e la Liga generano oggi il doppio e i ricavi da stadio del nostro calcio sono scesi sotto la soglia dei 200 mln, di cui i 20%, un quinto, prodotti dalla Juventus Stadium. Quest’ultimo rimane invece l’unico esempio di struttura all’avanguardia, ma rappresenta soltanto un ventesimo del prodotto complessivo. Troppo poco», ha concluso Agnelli.

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Nato a Roma nel 1984, dopo la facoltà di Scienze Politiche il salto nel giornalismo sportivo con una collaborazione triennale con Canale Inter.