Il numero uno del calcio uruguaiano, Wilmar Valdez ha rivelato che la sua federazione sta valutando con il Cile la candidatura congiunta per organizzare la Coppa del Mondo del 2030, in un’intervista al quotidiano ‘La Tercera’.
“La priorità è con l’Argentina. Tuttavia crediamo sia molto positivo, visto che il Cile ha l’interesse, che ci sia una possibilità che si possa organizzare tra i tre paesi o tra i due paesi che sono più simili”, ha detto Valdez che ha anche ammesso che ci sono stati già dei colloqui con il presidente del calcio cileno, Sergio Jadue.
“Ha detto che l’intenzione del suo paese è quella di partecipare in modo efficace a questo tema”, ha spiegato Valdez che ha annunciato che il 26 novembre si terrà un incontro con il presidente della Fifa, Sepp Blatter, in cui l’Uruguay formalmente esporrà il proprio desiderio.
In questa occasione Valdez presenterà Argentina e Cile come possibili partner. In Cile, l’annuncio di Valdez è stato ratificato da Sergio Jadue, presidente della federcalcio cilena. “Se organizziamo un ottimo Mondiale Under 17 e una buona Coppa America, è evidente che avremo delle opzioni importanti quando il Mondiale toccherà di nuovo al Sudamerica”.
“Chiaramente abbiamo la possibilità di fare da soli o con qualsiasi altro paese che fa parte della Confederazione Sudamericana di calcio. Siamo aperti a questo”, ha aggiunto Jadue, vice presidente del Conmebol, che ha smentito il fatto che “visto che Uruguay e Cile non sono paesi confinanti, complichi le trattative”.
“È una decisione della Fifa”, ha detto. Da parte dell’Uruguay, Valdez ha tenuto tutte le opzioni aperte. “Credo che la Fifa mostrerà il suo interesse e da quel momento vedremo se si potrà fare tra Uruguay e Argentina o tra i tre paesi o solo il Cile, se l’Argentina desiste. Siamo aperti a tutte le possibilità”, ha aggiunto.
L’Uruguay vuole organizzare la Coppa del Mondo del 2030, il centenario del primo appuntamento del calcio mondiale che ha ospitato. In Cile, che ha organizzato la Coppa del Mondo nel 1962, sono anni che c’è l’idea di riorganizzare l’evento.