Il servizio federale per il lavoro ha intimato all’Unione calcistica russa, dopo un’ispezione, di pagare entro un mese stipendi arretrati per oltre 181,5 miliardi di rubli (circa 3,2 milioni di euro) ad alcune persone non meglio precisate che però, secondo il quotidiano sportivo Sport Express, sono da identificare nell’allenatore della nazionale, Fabio Capello, e nel suo braccio destro, Oreste Cinquini.

Il capo dell’Unione calcio, Nikolai Tolstikh, rischia di essere sospeso per 3 anni e di pagare una multa di 50 mila rubli (880 euro).

Capello è senza stipendio da giugno. Secondo il giornale, percepisce circa 7 milioni di euro all’anno. Nei giorni scorsi l’Unione calcistica russa ha sostenuto di non avere soldi per pagare lo stipendio a Capello, finito nel mirino di stampa, tifosi e mondo politico per i deludenti risultati della sua squadra ai mondiali brasiliani e nelle qualificazioni per i prossimi europei.

Fabio Colosimo

PrecedenteParma, il tifo contesta Ghirardi e ne chiede l’addio
SuccessivoRussia, il cammino mondiale si fa sempre piu’ duro
Nato a Roma nel 1984, dopo la facoltà di Scienze Politiche il salto nel giornalismo sportivo con una collaborazione triennale con Canale Inter.