Le regole del Fair Play Finanziario impattano pesantemente su tre famosi club inglesi caduti in disgrazia, uno dei quali di proprietà di una vecchia conoscenza del calcio italiano, Massimo Cellino. Il Leeds United, il Nottingham Forest e il Blackburn Rovers infatti, sono stati banditi dal far firmare contratti a nuovi giocatori a partire dal mercato di gennaio, dopo non essere riusciti a soddisfare le regole del FFP imposte dalla Football League Association inglese. Le tre squadre in questione infatti, hanno registrato perdite, legate all’esercizio della passata stagione, di oltre 8 milioni di sterline (12,5 milioni dollari), oltre il limite massimo consentito dalla normativa, come la Lega ha poi sottolineato sul suo sito web.
Infatti, ‘una prima analisi in cui sono state sollevate osservazioni in merito al FFP sui 24 club del campionato ha indicato che tre club – Blackburn Rovers, Leeds United e Nottingham Forest – non sono riusciti a soddisfare il requisito fair play in base alle norme FFP della divisione. Di conseguenza, tutti e tre saranno soggetti ad un “embargo” ai sensi della normativa della Football League dal 1 ° gennaio 2015 per il resto della stagione in corso“.
L’amministratore delegato del Blackburn, Derek Shaw, ha poi dichiarato: “Anche se la sentenza non tiene presente di alcune difficoltà, ci sarà naturalmente da rispettare le regole della Lega Calcio. Un sacco di fatica e duro lavoro è stato fatto per ridurre i costi dei giocatori nel corso degli ultimi due anni, ma abbiamo voluto ricostruire e accettare una nuova sfida in questa divisione, allo stesso tempo, e continueremo a farlo“.
I club vedranno sollevarsi dall’embargo alla fine della stagione se potranno dimostrare di essere rimasti all’interno del limite massimo di perdita permessa pari a 6 milioni di sterline, ovvero 3 milioni di perdite più 3 milioni di sterline coperte da investimenti dei soci, per la stagione in corso.
Del resto, i parametri del divieto sono chiari: le società oggetto della sanzione non possono mettere sotto contratto nuovi giocatori professionisti (contratto definitivo o di prestito) a meno che essi non abbiano 24 giocatori “consolidati” in rosa o meno di 24 (giocatori di età pari a 21 anni o più che hanno fatto almeno 5 presenze dall’inizio per il club).
Nel caso in cui i club abbiano meno di 24 giocatori in rosa, sono consentiti dei movimenti nel caso in cui (con il giocatore in questione che viene aggiunto alla lista del club di giocatori affermati, indipendentemente dalla sua età o precedente esperienza di gioco) i costi del personale relativi ad un giocatore in entrata siano meno di 600.000 sterline all’anno (o pro-rata, se hanno firmato un contratto più breve).
Nel caso in cui invece i club abbiano 24 giocatori affermati, essi saranno autorizzati a operare sulla base di ‘uno dentro, uno fuori’, ma solo se i costi del personale del giocatore in arrivo al club sia il 75% dei costi equivalenti del giocatore in uscita o un massimo di 600.000 sterline all’anno (o pro-rata, se ha firmato un contratto più breve)
In aggiunta, ai club sotto “embargo” FFP:
– sarà permesso di far firmare un portiere in caso di emergenza (in linea con la normativa vigente).
– non sarà permesso di pagare indennità di trasferimento o le tasse di compensazione per i giocatori professionisti.
– non sarà permesso di pagare una tassa di prestito a un altro club, si può pagare solo stipendio del giocatore (o un contributo per esso).
– Per i giocatori in arrivo, i club possono pagare solo le tasse degli agenti come benefici legati al giocatore in questione (purché non superino il limite dei costi di 600,000 sterline).
Fabio Colosimo