L’emittente Sky di Rupert Murdoch ha dominato la pay tv britannica per quasi 25 anni. Il colosso creato dal magnate australiano sembra ora, invece, scricchiolare sotto i colpi dell’emergente BT Group.
BT, l’ex monopolista telefonico britannico, aveva già invaso il “tappeto erboso” di Sky riuscendo a strappare alcuni diritti di trasmissione del calcio inglese e dei campionati europei di calcio, che prima erano dominio esclusivo della società di Murdoch. Adesso la BT è entrata anche nelle trattative esclusive per acquisire EE, il più grande operatore di telefonia mobile della Gran Bretagna, un accordo che in un solo colpo potrebbe far aumentare i numeri di BT che potrebbe così competere ancor più ferocemente con Sky. La battaglia sui diritti metterà pressione sui costi a lungo termine di Sky e nello stesso momento BT, iniseme agli altri operatori, potrà competere sul prezzo degli abbonamenti, con il rischio che i margini di Sky siano sempre più sotto pressione strutturale.
L’offerta da 19,6 miliardi dollari di BT per EE, qualora faccia centro, creeerà un unico pacchetto fatto di servizi a banda larga, telefonia mobile e televisione per tutti i clienti, e andrebbe ad aprire un momento critico per l’industria della pay TV britannica, quando il processo di offerta sui diritti della Premier League inglese è partito proprio la scorsa settimana. Gli analisti di Bank of America Merrill Lynch hanno stimato che questa settimana Sky potrebbe perdere il 15 per cento degli abbonamenti più costosi qualora non riuscisse a vincere la quota maggioritaria del pacchetto di Premier League. La mossa di BT su EE, che è una proprietà congiunta di Deutsche Telekom e Orange, ha anche spinto le previsioni per una più ampia riorganizzazione nel settore delle telecomunicazioni britanniche, con il Vodafone Group che sembrerebbe stia esplorando una possibile partnership con John Malone Liberty Global Plc, proprietario della più grande rete televisiva via cavo in Europa.
In Gran Bretagna stanno, inoltre, nascendo delle speculazioni in base alle quali Sky voglia finalizzare un accordo con un operatore wireless britannico per eguagliare la capacità di BT e poter offrire anch’essa i cosiddetti pacchetti “quad-play”, ovvero un fascio fatto di banda larga, televisione, servizi mobili e telefono di casa. “Telefonica ha messo in chiaro che O2 è disponibile e questo rappresenta una reale opportunità per Sky di prendere una posizione leader nel settore mobile nel Regno Unito che possa andare a bilanciare qualsiasi mossa da parte di BT,” ha detto Ewan Parry, partner di OC & C Strategy Consultants a Londra. Un accordo tra Sky e Vodafone è, invece, meno evidente, data la sua ampia presenza internazionale.
Alberto Lattuada