”Sono state firmate tutte le carte”. E’ questo l’annuncio fatto da Fabio Giordano in conferenza stampa. Parole che dovrebbero così mettere la parola fine della telenovela sul futuro societario del Parma Calcio.
La nuova proprietà farà capo alla ‘Dastraso Holding Limited, una società russo-cipriota che ha come core business l’estrazione petrolifera. ”Doca ha dato le dimissioni da amministratore perche’ e’ stato spaventato da tutti voi. La proprieta’ ha deciso che per i prossimi tre mesi farò il presidente tecnico, poi per i primi di marzo gli azionisti principali avranno quel ruolo e io passerò a fare il vicepresidente”, ha detto Giordano ai giornalisti presenti al Tardini per la tanto attesa conferenza stampa sul futuro societario del Parma Calcio.
“Sono tutte persone conosciute ma come avvocato ho sottoscritto un atto di riservatezza rispetto alle persone coinvolte, che non sono fantomatiche. La societa’ di Cipro non e’ nella black list e tutte le operazioni sono fatte con la massima trasparenza”. Pietro Leonardi e’ stato confermato come direttore generale del Parma perchè la volontà è quella di riuscire a rimanere in serie A, anche se ci sono grosse difficoltà rispetto allo stato patrimoniale della società.
Alberto Lattuada
Sarebbe molto interessante poter fare un’analisi di carattere economico-finanziaria sulla società Parma Football Club S.p.A. dal 2007 ad oggi. Tommaso Ghirardi ha rilevato, al tempo, una società risanata dall’amministrazione straordinaria di Enrico Bondi a seguito del crac Parmalat. In sette anni la società ha creato un buco di dimensioni attualmente ignote, che presto forse saranno chiarite nel bilancio d’esercizio, ma che si stima si aggiri sui 50-60 milioni di euro. Questo nonostante una serie di importanti plusvalenze (ricordo a titolo di esempio quelle realizzate sulla cessione di Giovinco alla Juventus e Belfodil all’Inter) e di campionati spesso sopra le righe ad eccezione di quello che ha portato in Serie B.
Le difficoltà economiche mai dichiarate, e la cui origine è del tutto ignota (qui probabilmente sta il nocciolo della questione), hanno cominciato a manifestarsi già lo scordo anno e di cui i mancati pagamenti IRPEF rappresentano soltanto l’epilogo. A fronte di questa situazione cosa si decide di fare? Si mette la società nelle mani di fantomatici petrolieri russo-ciprioti, rappresentati da personaggi quanto meno curiosi quali l’Avvocato Giordano e il gioielliere albanese Doca. I dubbi sull’esistenza e sulla provenienza di questi capitali sono tanti.
Augurando comunque il meglio al Parma FC, credo sia facile intuire come il rilancio del calcio italiano, costruito squadra per squadra oltre che a livello federale, non possa passare da queste storie, da questi personaggi.
Grazie per il commento e per lo spunto davvero molto interessante. Ci lavoreremo sicuramente.