Nuovo stadio della Roma, ci siamo: perché con 29 voti favorevoli, 8 contrari e 3 astenuti, è arrivato l’ok anche in Campidoglio, dopo quello della giunta di Ignazio Marino arrivato agli inizi di settembre: è stata sancito così l’interesse pubblico dell’opera da realizzare a Tor di Valle. Marino, il sindaco della Capitale, ha di conseguenza sottolineato l’enorme importanza che l’opera rivestirà per l’intera città:”La legge nazionale sugli stadi viene applicata per la prima volta proprio nella Capitale d’Italia. Quest’opera portera’ un miliardo e mezzo di investimenti stranieri a Roma e solo nella fase di realizzazione oltre 3mila posti di lavoro“.
Per il sindaco, i lavori dovrebbero cominciare nella primavera del prossimo anno e sarebbero da concludersi entro il 2017.
Del resto, si è conclusa in realtà solamente una prima fase: da quanto si è appreso direttamente dall’assessore all’urbanistica Giovanni Caudo, per il nuovo stadio della Roma “è necessario che il proponente consegni al Comune i progetti definitivi dello stadio e delle opere pubbliche connesse. Poi, l’amministrazione comunale li trasmetterà alla Regione Lazio che convocherà la conferenza dei servizi per la decisione finale”. Diversi gli emendamenti, a firma di Pd e Sel, ma quello più significativo riguarda una penale che dovrà corrispondere la proprietà se non verrà rispettato il contratto trentennale tra l’As Roma e la stessa proprietà dello stadio.
Si tratta dunque di un’opera che, da più parti, è indicata come una vera e propria risposta alla crisi occupazionale, oltre che un’opportunità per la squadra innanzitutto e la città, anche se non sono mancate i dissensi, specie tra il M5S secondo il quale “lo stadio “rappresenterebbe una scusa per costruire in realtà un intero quartiere”.
Fabio Colosimo