“Lo sviluppo dei giovani nel calcio inglese è in ritardo rispetto i campioni del mondo in Germania“: lo ha sottolineato l’amministratore delegato della Premier League Richard Scudamore, ammettendo dunque che il sistema di valorizzazione dei giovani talenti inglesi non è ancora al livello di quello tedesco, un vero e proprio modello salito alla ribalta dopo il trionfo al Mondiale brasiliano di quest’anno.
La riforma tedesca: un percorso che risale al 2000
La Germania infatti ha riformato il sistema-calcio dopo aver terminato il Gruppo A di Euro 2000 all’ultimo posto. Una crisi tecnica inframmezzata da qualche buon risultato (la finale Mondiale del 2002 persa contro il Brasile). Da quel momento, il calcio tedesco è stato stravolto, in meglio, toccando gli attuali livelli d’eccellenza: la Bundesliga infatti è cresciuta in qualità grazie alla valorizzazione dei talenti provenienti dai vivai dei club, creando un circolo virtuoso capace di rilanciare le società tedesche al vertice del calcio mondiale. Una mossa che ha pagato, visto che il gol che battuto l’Argentina per 1-0 in Brasile è stato siglato da uno dei prodotti più importanti e di valore, Mario Gotze.
Le parole alla Bild
Parlando al giornale tedesco Bild am Sonntag, Scudamore in merito ha dichiarato: “La Germania ha fatto molto per lo sviluppo dei giovani giocatori dal 2001 e siamo ancora in ritardo”. Andre Schürrle e Mario Gotze, che, come detto, ha segnato il gol della vittoria ai tempi supplementari in finale, sono il prodotto del nuovo sistema tedesco, ma non sono gli unici.
Scudamore ha poi aggiunto l’importanza della riforma nel raggiungimento della vittoria del Mondiale 2014: “La citazione di Low, secondo il quale vincere il titolo di campione del Mondo è stato reso possibile solo dalla riforma del calcio tedesco e il duro lavoro è qualcosa che in Inghilterra dobbiamo ricordare.”
Tuttavia, Scudamore sostiene che la massima serie inglese è ancora il campionato più attraente in Europa, sicuramente il più competitivo per il grande numero di pretendenti al titolo che ogni anno si sfidano per la conquista della Premier.
E finanziariamente infatti, le società inglesi sul mercato ancora sono al “top” a livello continentale: “Abbiamo semplicemente più squadre che hanno maggiore potenziale finanziario per competere con le più grandi squadre europee, quando si tratta di acquistare i migliori talenti“, ha infine sottolineato Scudamore.
Fabio Colosimo