Trasferimento – La Third Party Ownership è una pratica relativa al trasferimento di giocatori che verrà vietata nel calcio mondiale a partire da questa estate, almeno secondo disposizioni Fifa. Nel calcio inglese la TPO è stata già vietata negli ultimi sette anni ed è considerarata uno spauracchio della Fifa.
La TPO è un accordo tra un club e una terza parte, sia esso un individuo, consorzio o fondo di investimento, in base al quale il secondo soggetto andrà a possedere una percentuale del valore del futuro trasferimento di un giocatore (i cosiddetti «diritti economici»). Si tratta di un sistema comune in tutto il Sud America, così come nell’Est Europa, dove le società di investimento possono arrivare a notevoli profitti sul trasferimento di giocatori. Club come lo Shakhtar Donetsk, il Benfica e gli attuali campioni di Spagna, l’Atletico Madrid, hanno tutti beneficiato della pratica e sostengono che la TPO gli permetta di acquistare i giocatori che non sarebbero altrimenti in grado di permettersi, aumentando così la concorrenza in termini di trasferimento. I critici, però, sostengono che la pratica interferisce con la libertà di movimento dei giocatori e disperda ingenti somme di denaro “al di là del terreno di gioco”.
Il trasferimento di Ismaily Gonçalves dos Santos
In un’intervista dello scorso anno, Frederico Pena, il direttore generale della divisione trasferimenti del Traffic, un club brasiliano, ha descritto il percorso di un giocatore, Ismaily Gonçalves dos Santos, scoperto in un provino in Brasile. Impressionato dal suo potenziale l’adolescente venne acquistato dal Traffic e andò a far parte dell’accademia Desportivo. Nel 2009, andò in prestito all’Estoril. Tre anni più tardi un altro club portoghese, il Braga, acquistò il 60 per cento dei diritti di dos Santos per circa 200.000 euro, lasciando il 32 per cento alla sua squadra di origine, mentre l’agente di Gonçalves mantenne l’8 per cento. “Ha giocato sette mesi per il Braga ed è stato venduto allo Shakhtar Donetsk per 4 milioni di euro”, ha detto Pena. “Ognuno ha pagato. Nel settore calcistico questa è una storia grande successo”.
Il Traffic sentiva che un cambiamento era all’orizzonte e si allontanò così dal modello TPO. La società ha venduto la sua accademia brasiliana e il Desportivo a degli investitori cinesi e iniziò a concentrarsi nello sviluppo di giocatori attraverso l’Estoril. Molti ha espresso dubbi sul fatto che il divieto della TPO imposto dalla Fifa possa bloccare effettivamente l’utilizzo degli investitori esterni. “T.P.O. esiste perché il mercato vuole,” ha detto un rappresentante del Traffic. “Non abbiamo mai puntato una pistola contro un club per costringere a prendere i nostri soldi”. L’effetto del divieto non è ancora chiaro, anche se ad alcuni pare evidente che la direttiva della FIFA sia stata progettata per indirizzare i giocatori più importanti facenti parti delle TPO verso Jorge Mendes, il più potente agente calcistico internazionale.
Alberto Lattuada