Premier League-Ogni partita di Premier League potrebbe essere trasmessa in diretta televisiva nei prossimi 5 anni: il calcio inglese infatti abbraccerà la più grande rivoluzione legata al servizio di broadcasting, dunque alla messa in onda delle gare dal 1992. Le emittenti tv Sky e BT Sport attualmente stanno preparando le rispettive offerte per la successiva distribuzione televisiva che entrerà in gioco per la stagione 2016-17, ma l’atteso indotto di ben 4 miliardi di sterline potrà essere “abbattuto” se le aziende televisive e delle telecomunicazioni sfrutteranno al massimo la tecnologia di streaming quando tale accordo scadrà nel 2019.

Premier League: anche Google e Apple potranno entrare in gioco

Dal noto tabloid inglese Mirror si apprende infatti che c’è un crescente interesse di dare ai fans d’Oltremanica l’opportunità di guardare ogni singola partita in diretta dalla comodità della propria abitazione. Le piattaforme visive infatti saranno collegate ai pacchetti a banda larga rendendo, di conseguenza, obsoleto il sistema che sfrutta ancora le antenne paraboliche. E qui sta l’essenza della “rivoluzione”: ciò significa che aziende come Google e Apple potranno sfidare, in un futuro ormai prossimo, le tradizionali emittenti tv a pagamento come Sky e BT Sport per il diritto di fornire i servizi di trasmissione delle gare live della Premier. Una vero e proprio “shock”, come detto, alla quale va aggiunta anche la possibilità che la Premier League si giochi lungo l’arco di tutta la settimana per massimizzarne il potenziale e, ovviamente, per fare più soldi.

Il progetto sarebbe ancora in una fase iniziale, ma la tecnologia è già installata e funzionante, mentre un numero crescente di sostenitori stanno approfittando dei flussi illegali attraverso fornitori d’oltremare. La sensazione è che i club, con la rivoluzione che scatterà tra due anni, vadano ad assorbire l’audience e i relativi ricavi proprio da quei telespettatori che, per ora, sfuggono al “controllo” delle emittenti. Una fonte delle telecomunicazioni, ha dichiarato infatti che “non c’è assolutamente nulla che si può fare per fermare i fans in Inghilterra che guardano in diretta le partite di Premier League tramite i flussi di Internet dall’estero. Al momento, i club non guadagnano un solo centesimo da questi spettatori. C’è una crescente convinzione che la Premier League dovrebbe cercare di incassare

Il potenziale finanziario della Premier League

L’enorme potenziale finanziario dello streaming live deve essere equilibrato con il desiderio di assicurare che le presenze all’interno degli stadi di Premier League rimangano tuttavia elevati. E una delle possibilità al vaglio di essere esaminata è quella di incorporare una sorta di zona di black-out’ ancora tutta da definire. Tuttavia, le proiezioni finanziarie di permettere lo streaming live di tutte le partite è così redditizio che addirittura, gli incassi dalle gare diventerebbero una parte insignificante dei flussi in entrata dei club inglesi.

C’è anche la convinzione che gli stessi sarebbero poi in grado di ridurre in modo significativo i prezzi dei biglietti per premiare i tifosi che passano attraverso i tornelli ogni settimana. Il processo di offerta per la successiva distribuzione televisiva, a partire dalla stagione 2016-17, è già iniziata: 168 le partite trasmesse in diretta, con un massimo di 10 da mostrare il venerdì sera: si stima che l’accordo nazionale da solo potrà sfondare la barriera dei 4 miliardi di sterline, circa 7 milioni a partita. Anche se, come sottolinea il Mirror, queste cifre rappresentano solo una frazione del vero potenziale finanziario della Premier League.

Fabio Colosimo

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Nato a Roma nel 1984, dopo la facoltà di Scienze Politiche il salto nel giornalismo sportivo con una collaborazione triennale con Canale Inter.