Il Chelsea sarà anche la prima della classe in Premier League, ma il suo monte ingaggi è ancora in qualche modo al di sotto delle sue due principali rivali, il Manchester United e il Manchester City, almeno secondo gli ultimi dati.
Il bilancio annuale del club di Londra ha rivelato che il monte ingaggi del Chelsea per la stagione 2013/14 era pari a 190.5 milioni di sterline. Lo United è attualmente il più grande contribuente nel calcio inglese, dato che sborsa un totale di 214.8 milioni di sterline per i suoi stipendi, mentre i salari del City sono scesi la scorsa stagione a 205 milioni di sterline. L’Arsenal è a un passo dal podio grazie a un monte ingaggi totale di 166.4 milioni di sterline, mentre la scala del successo del Southampton in campo è dimostrato dal fatto che il monte ingaggi è di molto inferiore rispetto alle sue più blasonate rivali; gli ultimi dati disponibili per il 2012/13 del Southampton, attualmente al terzo posto in Premier League, parlano di 47.1 milioni spesi per gli stipendi.
Il monte ingaggi e le altre voci di bilancio
Il bilancio del Chelsea conferma come il club abbia realizzato un profitto di 18,4 milioni di sterline la scorsa stagione, ma mostra anche come questo sia stato aiutato da un profitto di 65 milioni di sterline grazie alle vendite di Juan Mata allo United, David Luiz a Paris Saint Germain e Kevin de Bruyne al Wolfsburg. Il Chelsea ha, così, ribaltato una perdita di 49.4 milioni di sterline della stagione precedente, che dovrebbe permettergli di rispettarele regole del fair play finanziario della UEFA. Le entrate derivanti dal broadcasting sono aumentate di 34 milioni di sterline per un totale di 139 milioni, mentre il reddito commerciale ha mostrato un grande incremento, circa 29 milioni, a 108 milioni.
Il bilancio del Chelsea dice, infine, che i cinque nuovi giocatori portati in blues da Jose Mourinho dal 30 giugno 2014, tra cui Diego Costa e Filipe Luis, sono costati 62 milioni con 19,6 milioni in arrivo, invece, per i giocatori che hanno lasciato Londra.
Alberto Lattuada
Buongiorno,
ho un quesito da rivolgervi. La federazione inglese obbliga le squadre a rendere pubblici gli emolumenti corrisposti ai calciatori ? Oppure, come in Italia, ci si deve affidare all’approssimazione calcolando il monte ingaggi dei giocatori partendo dalla voce di bilancio ufficiale, Costo del Personale, per poi incrociarla con le indiscrezioni giornalistiche ?
Dico questo perché, pure per effetto delle parti variabili inserite nei vari contratti, mi riferisco ai famigerati bonus, le informazioni “ufficiose” e i “si dice” finiscono spesso e volentieri per generare solo confusione.
Grazie e sinceri complimenti per il vostro lavoro: un punto di riferimento autorevole per tutti gli appassionati !
Ciao Raffaele e grazie per i complimenti, purtroppo anche in Inghilterra gli emolumenti corrisposti ai singoli calciatori non sono informazioni pubbliche. Nei bilanci dei club inglesi viene indicato solo il costo del personale in maniera aggregata. Da questo punto di vista i bilanci dei club italiani sono più completi. Anche se non forniscono il dettaglio dell’ingaggio dei singoli calciatori, offrono invece uno spaccato del costo d’acquisto di ogni singolo giocatore e il relativo ammortamento. Leggendoli ti puoi accorgere che tante cifre riportate nelle cronache del calciomercato in relazioni a prezzi d’acquisto o plusvalenze da cessione non sono affatto veritiere.
Innanzitutto grazie per la consueta risposta esaustiva. In effetti, sebbene non ne fossi troppo sicuro, speravo che in Inghilterra quei dati fossero pubblici anche perché sarebbe stato un autorevole esempio da proporre pure in Italia. Il caos, giusto per usare un eufemismo, che si genera in Italia attorno agli ingaggi dei calciatori talvolta è totale. La cosa peggiore, purtroppo, è la nascita di leggende metropolitane che nascono misteriosamente, o forse no, e che producono le interpretazioni più naif. Un saluto