Rangers Glasgow-Sono giorni difficili per la storica compagine scozzese dei Rangers Glasgow. Le vicissitudini vissute negli ultimi mesi sono culminate con il rigetto dell’offerta del patron dei Phoenix Suns Robert Sarver. Anzi, di una doppia offerta, visto che alla prima, da 18 milioni di sterline, se ne è aggiunta una seconda, da 20.
Affare complicato dalla frammentazione della proprietà
Il Consiglio dei Rangers ha sottolineato che le offerte presentate da Robert Sarver non rappresentano il valore reale del club né, dunque, lo valorizzano adeguatamente. Come poc’anzi sottolineato, il ritocco all’offerta originaria, da 18p a 20p ad azione per 100 milioni di azioni, non ha troppo convinto e, in precdentza, C&F, ventilava la possibilità di una chiara influenza (dietro le quinte) da parte di Mike Ashley sulle scelte del board, dopo che il proprietario del Newcastle United è riuscito a piazzare nei ruoli di CEO e direttore finanziario due suoi uomini di fiducia (rispettivamente Derek Lambias e Barry Leach). Sul mercato, sottolinea la BBC, il club comunque varrebe la cifra offerta dall’americano, poco più di 20 milioni di sterline, ma in seno al consiglio della società scozzese si pensa diversamente. La complessa e frammentata struttura proprietaria di Rangers Glasgow rende poi l’affare ancora più complicato: l’uomo d’affari Dave King, che possiede circa il 15% della società (veicolato dalla società New Oasi Investment Ltd), mentre il resto della partecipazione è detenuta da altri imprenditori come Mike Ashley (8,92%) e Douglas Park (19,5% insieme a Taylor e Letham) così come da grandi società di investimento con sede a Londra come Laxey Partners, ex azionista di maggioranza dopo aver ceduto le quote al consorzio guidato proprio da Park.
Lo scenario attuale dei Rangers Glasgow
L’offerta di controllo di Sarver avrebbe dovuto ottenere preventivamente l’assenso della maggioranza, pari al 75%, per una nuova emissione di azioni che lo stesso si sarebbe impegnato a sottoscrivere a 20p l’una. Dopo il rifiuto, resta ben poco: l’appoggio dei tifosi blues all’americano non vedrà un ulteriore rilancio da parte dell’uomo d’affari statunitense, mentre proseguono indisturbatamente le lotte intestine tra fazioni agguerritissime: il vero e proprio catalizzatore del cambiamento, volente o nolente, sarà il disperato bisogno di denaro.
Fabio Colosimo