Instabilità Club Europei – Il CIES ha pubblicato il suo primo rapporto mensile volto a comprendere le ragioni e le conseguenze dell’instabilità dei club a livello europeo.

Gli autori del rapporto evidenziano un legame tra l’instabilità delle squadre, misurata dal numero di nuovi acquisti e dalla durata media della loro permanenza nel club, e la performance, misurata in base alla posizione in campionato. L’instabilità è una causa dello scarso rendimento e, viceversa, la stabilità permette ad club di avere un vantaggio competitivo rispetto alle proprie rivali, sia a livello sportivo (migliori risultati a medio e lungo termine) sia a livello economico (una maggiore capacità di lanciare le carriere dei giocatori e generare così ricavi attraverso il loro trasferimento). L’analisi dei dati, iniziata nel 2009, mostra che il numero dei calciatori reclutati durante l’anno in tutti i club analizzati è passata dal 36,6% nel 2009 al 41,5% nel 2013 ed è rimasta la stessa nel 2014. Secondo il rapporto, ciò significa che il mercato del lavoro dei “i calciatori” tende verso una maggiore mobilità e la stabilità del club diminuisce in parallelo.

Dividendo i club in aree, occidentale, orientale, meridionale e settentrionale, gli autori trovano che la percentuale di nuovi acquisti è notevolmente superiore in Europa meridionale (45,5%) rispetto al Nord (31,2%), mentre l’occidentale batte l’orientale, 48,5% a 35,9% , risultati non dovuti alle strategie di aumento delle entrate. I dati suggeriscono che “da un punto di vista economico, secondo le numerose testimonianze, le operazioni di trasferimento tendono piuttosto a favore degli intermediari che sono al centro delle operazioni, nonché dei dirigenti di club e degli allenatori con cui collaborano. Confrontando l’instabilità delle squadre in base alla loro posizione in campionato le squadre di media ed alta classifica sono più stabili reclutando in media il 38,5% del loro squadra durante l’anno, mentre la percentuale era del 43,8% per i club di bassa classifica. Questo dimostra che un “over-activity sul mercato dei trasferimenti non solo non offre alcun vantaggio economico, ma ha anche un impatto negativo in termini sportivi. Le conseguenze di una tale politica tendono ad essere controproducenti nel lungo periodo“.

Secondo il CIES i club più stabili in Europa in termini di durata media della permanenza di un calciatore in prima squadra (in anni) sono:

1 Real Sociedad (ESP) 5.26
2. CSKA Mosca (RUS) 4.91
3. Fenerbahçe (TUR) 4.41
4. Real Madrid (ESP) 4.32
5. Athletic Club Bilbao (ESP) 4.25
6. Barcellona (ESP) 4.04
7. Atvidabergs (SWE) 4.00
8. Borussia Dortmund (GER) 3.89
9. Shakhtar Donetsk (UKR) 3,89
10. Bayern München (GER) 3.88

Sulla base delle loro conclusioni gli autori della ricerca suggeriscono che le restrizioni regolamentari in materia di trasferimenti possono essere una buona idea. Tuttavia, mentre vi è chiaramente un legame tra l’instabilità e le prestazioni, se questa è una causalità diretta, come gli autori sostengono, la questione dovrà essere ancora molto dibattuta.

Alberto Lattuada

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Alberto Lattuada è nato a Milano e da sempre è appassionato di calcio e finanza. Ha scritto per diversi siti specializzati nel mondo del calcio e del forex. Dal novembre 2013 dedica anima e corpo allo sviluppo e alla crescita del portale CalcioeFinanza.it