Glasgow Rangers-Circa 600 tifosi dei Glasgow Rangers si sono riuniti fuori Ibrox, prima e dopo la partita di campionato contro l’Hearts, abbandonata per lanciarsi in una vera e propria protesta contro il consiglio direttivo del club. Nella neve, hanno preso di mira soprattutto l’azionista della società Mike Ashley, che vorrebbe lo stadio come garanzia di un prestito da 10 milioni di sterline, e i dirigenti del club (molto vicini proprio ad Ashley). Il club infatti, vive appeso ad un filo e ha urgente bisogno di finanziamenti di emergenza: a forte rischio gli stipendi del mese di gennaio. La polizia scozzese tuttavia non ha effettuato alcuno arresto, perché si è trattato di una protesta civile.
Glasgow Rangers, l’alternativa ad Ashley è il consorzio guidato da Park
La protesta era già stata velatamente annunciata dall’attuale presidente del Supporters Trust dei Glasgow Rangers, Chris Graham, ed è arrivata puntuale dopo la notizia che il proprietario del Newcastle United e di Sports Direct, Mike Ashley, ha offerto un prestito di 10 milioni di sterline chiedendo in cambio l’Ibrox Stadium e il campo di allenamento di Murray Park a garanzia dello stesso. Protesta giustificata anche dal fatto che i vertici della società, in precedenza, hanno spesso sottolineato che, nonostante una grossa crisi finanziaria che dura ormai da tempo, non avrebbero mai permesso che un simbolo come lo stadio di Ibrox possa essere utilizzato a garanzia di un eventuale prestito. Ashley detiene 8,92% delle azioni e, nonostante il suo tentativo (fallito) di aumentare tale quota a quasi il 30%, ha una notevole influenza in seno alla sala di Consiglio. L’unica alternativa al crescente potere di Ashley sarebbe il consorzio composto da Douglas Park, George Letham e George Taylor, detentore del 20% del capitale dei Glasgow Rangers. I tre si sono affrettati a far sapere che l’offerta di 5 milioni di sterline in finanziamenti, presentata al direttivo qualche giorno fa, sarà aumentata per evitare che il board opti per il contante di Ashley.
“Tifosi dei Rangers, compresi noi stessi, non vogliono che Ibrox finisca per essere la garanzia di qualcuno “ ha detto un portavoce del consorzio, che vorrebbe due “posizioni “in società in cambio del denaro. “Non c’è assolutamente alcun bisogno quando ci sono persone pronte e impegnate ad offrire più che adeguati finanziamenti, e allo stesso tempo a proteggere lo stadio“.
Anche King spinge per le dimissioni del board
Prima del calcio d’inizio della gara di venerdì, è merso anche che Dave King, che attualmente possiede il 15% delle azioni, ha presentato la richiesta di convocare una riunione generale per rimuovere tutti i quattro gli amministratori dei Rangers, ovvero David Somers, attuale presidente, James Easdale, Derek Llambias, CEO e uomo di fiducia di Ashley, e Barry Leach, nuovo direttore finanziario e anch’esso molto vicino al numero uno di Sports Direct. L’uomo d’affari, che attualmente risiede in Sud Africa, vorrebbe una commissione composta dal collega ex direttore Paul Murray e John Gilligan, ex vice-presidente del Supporters Trust.
Fabio Colosimo