Leo Messi-Adidas potrebbe davvero essere la “chiave” dell’addio di Leo Messi al Barcellona. Un “dettaglio”, quello legato alla sponsorizzazione tecnica personale, che, secondo fonti raccolte dal noto quotidiano As, sarebbe decisivo, e che vedrebbe la multinazionale tedesca alimentare le possibilità di un clamoroso addio del fuoriclasse argentino al suo attuale club, per ragioni di marketing, immagine e ovviamente, denaro.
Leo Messi: il pubblico lo identifica con Nike
Un rapporto interno del marchio che sponsorizza attualmente la star argentina (Adidas), al quale ha avuto accesso Radio Catalunya, ha alimentato le voci e si basa su un sondaggio che avvalora e sosterrebbe l’interesse di Adidas nel vedere Leo Messi cambiare casacca. Il sondaggio infatti è, in realtà, una vera e propria indagine di mercato che sottolinea come il 70% delle persone coinvolte associ il nome di Messi a Nike, lo sponsor tecnico del Barça, piuttosto che ad Adidas, quello del calciatore. Come il pubblico appassionato, i dirigenti della società tedesca sono ovviamente a conoscenza del fatto che l’argentino ha conquistato tanti, importanti, trofei con la maglia del Barça (che indossa Nike) più che con quella della selezione argentina (l’altra “squadra” che vede Messi in campo tra le sue fila) e questo fatto motiverebbe il pubblico ad associare sempre più spesso l’atleta al marchio americano. In questo scenario, è dunque possibile contemplare la possibilità che la nota casa di abbigliamento tedesca decida di voler invertire la rotta spingendo ancor più insistentemente per un (clamoroso) addio del calciatore alla Catalogna: verso un club “amico”, una prospettiva questa, molto allettante, dalla quale il maggiore beneficio lo trarrebbe ovviamente la firma bavarese. D’altra parte, sono ormai diversi i mesi in cui si vocifera di come la società di Herzogenaurach sia poi fortemente disposta anche ad “aiutare” (anche economicamente) il club che vorrà davvero effettuare un’operazione che, in Inghilterra, stimano complessivamente vicina a ben 639 milioni di euro.
Chelsea e United sullo sfondo
Il Chelsea, che veste la firma della multinazionale tedesca da diversi anni, è riapparsa clamorosamente in primo piano alle prime voci di rottura tra il club e il giocatore, così come si è fatto il nome del Manchester United, che, dalla prossima stagione, sarà legato ad Adidas dal contratto più ricco dello sport mondiale (sfiora il miliardo di euro, per dieci anni). L’operazione-Messi, seppur sia vincolata e stretta nella marcatura del fair play finanziario sarebbe possibile, per i club interessati, solo se la strategia fosse supportata dall’apertura (pubblica) del calciatore all’addio, che, al momento, stando alle sue più recenti dichiarazioni, non sarebbe troppo convinto di rimanere ma nemmeno ad andare via.
Il (complicato) rinnovo Barça-Nike potrebbe favorire l’addio
Vi sarebbe poi un altro, possibile, scenario che non può essere sottovalutato e, infatti, è visto come una delle chiavi, in Adidas, sulla quale “giocare” per procedere al clamoroso distacco tra Messi e la compagine catalana: tentare cioè di “strappare” il Barcellona dalla sponsorizzazione con Nike. Un rapporto che ha avuto inizio nel 1998, apparso infrangibile ma che, tuttavia, non lo è. La “leva” sarebbe quella economica: il club infatti, vanta un contratto con il marchio statunitense fino giugno 2018 ma vorrebbe rinegoziare i termini dell’accordo, perché poco più di 30 milioni di euro annuali sarebbe infatti una cifra non all’altezza del nome e del valore del club. Specie guardando alla “concorrenza”. La firma del Manchester United con Adidas avrebbe infatti “allarmato” i vertici blaugrana e alcuni mesi fa, gli stessi avrebbero richiesto a Nike un sostanziale ritocco del compenso annuale. Solo nel 2016 dovrebbe cominciare a prendere forma un nuovo contratto, ma il club vuole anticipare le date: sullo sfondo, Adidas resta attenta a tutti i movimenti che caratterizzeranno la negoziazione, consapevoli del fatto che potrebbe anche esserci la rottura per mezzo di una compensazione concordata, in precedenza, tra il club e la società americana.
Fabio Colosimo