Infront – I tifosi del Brescia Calcio dovranno aspettare ancora una settimana, almeno fino a quando non verranno intavolati una serie di incontri, che, si spera, potrebbero essere decisivi per individuare una soluzione alla crisi societaria.
La speranza ha un nome, Infront. I vertici del colosso svizzero della gestione dei diritti televisivi dello sport, potrebbero incontrare a breve il presidente degli industriali Marco Bonometti, i funzionari di Ubi Banca e ovviamente anche i rappresentanti dell’amministrazione comunale. Protagonista della partita diventa ora Giuseppe Ciocchetti, che con l’ex sindaco Paroli aveva già a lungo trattato fino a un anno fa per la vicenda del nuovo stadio, poi arenatasi con l’acuirsi della crisi finanziaria del club.
Infront e il nodo stadio
Lo stadio del Brescia non è stato mai così protagonista come in questa occasione speciale. Ago della bilancia della salvezza delle Rondinelle. Decisivo sarà il 16 febbraio, termine entro cui dovranno essere pagati circa un milione e 200mila euro di stipendi arretrati. L’impressione netta è che dietro alla scelta – del tutto imprevista – di Ubi di coprire il milione e 80mila dovuto dal Brescia per i contributi luglio-ottobre ci sia proprio la riapertura di questo spiraglio con Infront, che tuttavia nei giorni scorsi aveva ufficialmente interrotto la trattativa per via di una delicata questione societaria interna. Dopo qualche giorno di silenzio anche il rappresentante di Profida, Rinaldo Sagramola, pare essere tornato operativo.
Il sindaco Del Bono ha intanto dichiarato di essere pronta a ripartire e che l’ipotesi Sagramola è aperta, anzi potrebbe essere la soluzione finale. Insomma, c’è un cauto ottimismo. L’unica variabile sembrerebbe la società Sdl di Rezzato, che con la creazione del Trust Brixia ha scompaginato la scena. Infront non vede di buon occhio un loro coinvolgimento attivo, ma non è detto che il colore svizzero nonché incontri anche questo nuovo attore dell’intrigo Brescia Calcio.
Alberto Lattuada