FIFPro – La FIFA vuole regolare le sue normative al fine di rafforzare la protezione dei giocatori minorenni. Infatti, dopo una forte raccomandazione di parte della FIFPro, dal 1° marzo 2015 tutti i trasferimenti internazionali di giocatori minori di età superiore ai 10 anni dovrà essere necessariamente eseguita attraverso un Certificato di Trasferimento Internazionale (ITC). Attualmente il limite di età è fissato a 12 anni.
Inoltre, la FIFA ha sottolineato che se un’associazione nazionale volesse registrare un giocatore sotto i 10 anni dovrà avere anche la responsabilità di verificare che i requisiti per la tutela dei minori stabiliti dall’art. 19 par. 2 del Regolamento sullo status e sul trasferimento dei calciatori (FIFA RSTP) siamo garantiti. Tutte le associazioni calcistiche nazionali sono tenute a presentare le domande di approvazione su qualsiasi trasferimento internazionale di un giocatore minorenne attraverso il Transfer Matching System della FIFA (TMS), che permette solo i trasferimenti internazionali quando un giocatore diviene maggiorenne.Ci sono, però, eccezioni a questa regola definite dall’art. 19 par. 2 della FIFA RSTP. Per ottenere una ITC per un giocatore minorenne l’associazione calcistica in questione dovrà presentare i documenti per dimostrare che una eccezione può essere fatta per quel determinato giocatore. Senza un ITC un giocatore non può giocare.
Richieste FIFPro
Nel 2013 la FIFPro ha invitato la FIFA ad abbassare il limite di età a causa di un aumento del numero di trasferimenti internazionali di giocatori di età inferiore ai 12 anni. La FIFPro ha notato una rapida crescita dopo l’introduzione della ITC per i giocatori minorenni (di età compresa da 12 a 18) alla fine del 2009 e ha chiesto norme più efficaci per proteggere i minori da ogni forma di abuso o sfruttamento. “Per la FIFPro era chiaro che l’aumento del numero di trasferimenti sotto i 12 anni è stato causato dallo stabilimento del limite di età nel 2009″, hanno spiegano il suo segretario generale Theo van Seggelen. “Per noi una riduzione del limite di età era inevitabile per evitare che questi ragazzi fossero presi di mira da persone che non hanno niente altro in mente, se non generare un profitto. Per questo accogliamo con favore sia il limite di età di 10 anni sia la maggiore responsabilità per il federazioni nazionali”.
Nonostante il miglioramento delle normative la FIFPro ha ancora alcuni dubbi per quanto riguarda la tutela dei minori. Secondo la federazione internazionale dei calciatori professionisti molti agenti riescono a trasferire i giocatori minorenni indipendentemente dalla RSTP e dalla TMS, apparentemente a causa di lacune nei loro stessi regolamenti. La FIFPro aspetta che la FIFA affronti queste lacune, al fine di garantire che i trasferimenti di giocatori minorenni possano avvenire solo in circostanze eccezionali. Ci sono molti esempi di agenti che diventare tutori legali dei giocatori, una pratica che la FIFPro considera una chiara invasione dei diritti umani e dei diritti dei bambini. “La gente deve rendersi conto che stiamo parlando di bambini che giocano a calcio. Non stiamo parlando di affari o di calcio professionistico. Si tratta di ragazzi, che a nostro avviso dovrebbero crescere nel proprio ambiente familiare. Le squadre, gli agenti e i genitori devono essere consapevoli che è più importante la vita del calcio e che la vita di un bambino e la felicità vale più di una manciata di soldi”, ha concluso van Seggelen.
Alberto Lattuada